BRICS

Il presidente russo Vladimir Putin e il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman (MbS) hanno discusso della possibile cooperazione saudita con il blocco delle nazioni BRICS e hanno espresso sostegno alla cooperazione delle due nazioni come parte dell’OPEC+ durante una conversazione telefonica il 21 aprile.

Una dichiarazione rilasciata dal Cremlino afferma: “Il presidente russo si è congratulato con la leadership e il popolo del Regno per l’Eid al-Fitr, che segna la fine del mese benedetto del Ramadan”.

La dichiarazione ha aggiunto che le due parti si sono scambiate opinioni su vari aspetti dell’attualità in Asia occidentale nel quadro degli sforzi russi e sauditi per risolvere le crisi in questa regione.

Putin e MbS hanno anche discusso del coordinamento in corso all’interno dell’OPEC+ per stabilizzare il mercato petrolifero globale.

Il Cremlino ha dichiarato: “Sono state studiate una serie di questioni sull’agenda bilaterale con particolare attenzione all’ulteriore espansione delle relazioni reciprocamente vantaggiose nei settori del commercio, dell’economia, degli investimenti e dell’energia, ed è stata espressa soddisfazione per il livello di coordinamento all’interno dell’OPEC+ al fine di per garantire la stabilità delle relazioni tra i due paesi e il mercato petrolifero globale”.

L’OPEC+, un gruppo di 23 paesi esportatori di petrolio che si riunisce per decidere quanto greggio vendere sul mercato mondiale, ha tagliato ancora una volta la produzione di petrolio all’inizio di aprile con una mossa a sorpresa per sostenere i prezzi del petrolio sulla scia di una crisi bancaria in gli Stati Uniti.

I fallimenti delle banche, in parte, sono dovuti agli aumenti aggressivi dei tassi d’interesse nell’ultimo anno da parte della Federal Reserve statunitense.

Gli aumenti dei tassi di interesse hanno lo scopo di domare l’inflazione negli Stati Uniti e nella più ampia economia mondiale, ma rischiano di causare una recessione economica che potrebbe ridurre la domanda di petrolio e causare un calo dei prezzi, un risultato negativo per le grandi nazioni produttrici di petrolio del mondo.

Nonostante la recente crisi, negli ultimi giorni il prezzo globale del petrolio è sceso , poiché i timori di un rallentamento economico continuano a pesare sul sentiment degli investitori.Il taglio della produzione OPEC+ di marzo segue un precedente taglio nell’ottobre 2022 di 2 milioni di barili al giorno (bpd), che ha sorpreso la Casa Bianca.

Nota: Gli Stati Uniti hanno perso il controllo sul cartello dei produttori di petrolio fra i qauli l’Arabia Saudita che è il maggiore produttore al mondo. Questo dimostra la sconfitta di Washington sul tentativo di riprendere il controllo del mercato del greggio e nello stesso tempo il fallimento del tentativo di isolare la Russia sulla scena internazionale. Un doppio fallimento che avrà delle serie ripercussioni sulla tenuta del gruppo di paesi occidentali che seguono la politica di Washington.

Fonte: The Cradle

Traduzione: Luciano Lago

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