Paoblog.net

Il tempo che ti piace buttare, non è buttato. (J. Lennon)

I vigili non vedono quello che vedo io ed andiamo avanti così…

Sabato mattina stavano mettendo le transenne a Palestro e dintorni per la Maratona e va da sè che le strisce blu si sono ridotte al minimo, ma i cretini come me hanno in ogni caso cercato (e trovato) il posto.

Quanta fatica inutile, eccola qui la soluzione perfetta: parcheggiare, meglio ancora se di traverso, sui parcheggi delle moto in via Boschetti.

Ed il tutto, tanto per dire, sotto gli occhi dei vigili che si erano piazzati all’inizio di via Marina dove, detto per inciso, avevo parcheggiato io, proprio a 3 metri dall’autopattuglia ed appena mi sono voltato ho notato le auto qui sopra.

Mi si vuol dire che il vigile che era fermo in strada 5 metri più avanti non le vedeva?

E non mi si dica che avrei potuto segnalare la cosa ai vigili in loco che tra mio padre ed un nostro conoscente (fonte affidabile) abbiamo già avuto risposte a dir poco discutibili a seguito di segnalazioni…

1 – Un cartello di divieto di sosta è coperto da una siepe, il vigile lo sa, si apposta e multa tutti. Una persona che abita lì davanti gli fa notare che il cartello non si vede e lui lo apostrofa sgarbatamente: ma a lei che le interessa? Vada, vada… 

2 – La lampada di un semaforo è stata urtata e si è girata di 90°, per cui non si vede quando è verde (o rosso). Lo dici ad un vigile e lui: mica l’ho girato io…. 

3 – Un cartello di divieto di sosta è stato abbattuto (mesi prima) da un camion ed ovviamente tutti sostano sull’area di carico/scarico. Lo dici ad un vigile e lui ti risponde: mica ho i cartelli attaccati alla schiena…

Diamo a Cesare quel che è di Cesare ovvero mesi dopo fai nuovamente la segnalazione ad una vigilessa, raccontandole anche la risposta ricevuta in precedenza, lei si indigna e prende nota sul taccuino.