Sesto appuntamento con lo spazio completamente dedicato agli autori emergenti. Una rubrica di approfondimento che offre spazio a scrittori e scrittrici e alle loro opere edite e inedite: libri, racconti, poesie. L’articolo di oggi è dedicato al romanzo pubblicato nel 2019 dell’autrice astigiana e un estratto dai brevi racconti del libro di Letizia.

Copertina della rubrica: grafica a cura di Giulia Ercolini (link Instagram) 

IL LIBRO
“UN DESTINO MEDIEVALE”
di ROBERTA SOVERINO

Il mondo stava cambiando. Grandi stravolgimenti, nella storia e nel costume preparavano la fine di un’epoca che si era prolungata per molto tempo, tra difficoltà, epidemie e frammentazioni, ma anche speranze, grandi ideali e religiosità.
Anche l’esistenza di Lisa, giovane nobildonna a cavallo del 1300 e 1400 sta sperimentando la sua trasformazione che la porterà a vivere il cambiamento in maniera intensa e spesso inaspettata, e che vedrà due grandi e importanti centri dell’epoca, il pavese ed Asti, come scenario mutevole della sua storia.
Vicende d’amore, intrighi politici, drammi dell’esistenza si susseguono attraverso pagine in cui trovano posto, comunque, anche descrizioni degli stili di vita dell’epoca, dei costumi, con riferimenti a fatti e persone che, accanto a quelli scaturiti dalla fantasia della scrittrice, sono realmente esistiti e hanno fatto parte della storia (Luigi d’Orleans e Valentina Visconti).
Anche i personaggi principali che trovano spazio nella narrazione si tingono di spessore e aspetti psicologici che tanto si avvicinano al comune sentire di oggi, permettendone l’identificazione e la comprensione. Troviamo così figure maschili apparentemente forti e inflessibili che, all’interno dei propri pensieri, di cui la scrittrice rende partecipi, incominciano ad essere dilaniati da dubbi e incertezze, donne che lottano contro il loro destino, con caparbietà ma anche vivendo con coraggio gli aspetti più inevitabili di esso, speranze adolescenziali che maturano e talvolta si scontrano con la realtà concreta del vivere.
La storia inizia con una proposta di matrimonio combinato che subirà rocambolesche deviazioni e sviluppi, a seguito, da un lato, di scelte e prese di posizione dei personaggi, ma dall’altro, come il titolo vuole sottolineare, anche di accadimenti e situazioni che sfuggono, oggi come allora, la possibilità di controllo e intervento umano, piegati sotto la lama misteriosa di quella spada, a volte a doppio taglio, che si rivela essere un destino.
L’iniziale scenario campestre del pavese lascia il posto all’intenso e vivo ritmo cittadino di Asti che, durante l’epoca medioevale, vantava un ricco movimento di affari, di cultura e di vitalità, per poi ritornare, in un susseguirsi circolare fra queste due città, sui propri passi, rivisti, però, con gli occhi della maturità, dopo il susseguirsi di vicende intense e a tratti drammatiche.

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CONOSCIAMO L’AUTRICE
ROBERTA SOVERINO
Roberta Soverino è nata ad Asti, vive nel Monferrato alessandrino, tra colline e vigneti. È psicologa e psicoterapeuta ad orientamento dinamico, è insegnante di Scuola dell’Infanzia da circa vent’anni ed è anche libera professionista, si occupa di bambini, adolescenti e adulti e delle loro famiglie, quando si trovano in difficoltà. Nel 2019 ha pubblicato un romanzo a sfondo storico: “Un Destino Medievale” Collana Floreale e nel 2021 il romanzo “Incontri di viaggio” ed. Policromia. Ha collaborato con riviste di psicopedagogia come “Pedagogika”, “Orientamenti Pedagogici”, con articoli del settore.

IL RACCONTO
da IL CAMERONE
di LETIZIA SEBASTIANI

Abbiamo conosciuto Letizia Sebastiani qualche settimana fa, autrice di “La condanna di John Doyle” (2019) e “La fuga di John Doyle” (2021), oggi vi presentiamo “Il Camerone”, da lei scritto e pubblicato nel 2021 (clicca qui per l’articolo precedente).
IL CAMERONE
Il camerone” (o grande camera) è una raccolta di venticinque brevi racconti ironici, umoristici e spudoratamente esilaranti. Tutto avviene al contrario. Oggetti che parlano, che pensano, che si ribellarono cliché rovesciati, esagerati e singolari episodi di follia sono all’ordine del giorno. Si tratta di un libro scritto a più mani da tre tal en tuo se sorelle che, anno dopo anno e un paragrafo alla volta, hanno dato vita a un’opera stravagante e originale, omaggio al Decameron del grande Boccaccio.

Estratto
Febbre al contrario

Non mi sentivo affatto bene. Erano un paio di giorni che il raffreddore mi tormentava, ma stamattina mi sono svegliato con l’aggiunta di mal di testa, mal di gola, mal di schiena, mal d’ossa, mal di stomaco, malaria, Maldive e malapena. Mi sono messo a sedere sul letto e subito sono ripiombato sul cuscino, con gli occhi lacrimosi e il naso rosso. Non potevo farcela. Avevo la febbre! Attraverso un uso sapiente del mio gatto sono riuscito a farmi portare il termometro fino al letto: 32,6°C. Mi sembrava un po’ pochino… anche considerando come mi sentivo; ma visto che la febbre non c’era, mi costrinsi ad alzarmi e barcollai fino alla doccia. Ne feci una di quelle bollenti, per cercare di far salire la temperatura. Mi sentivo un morto; poi toccò al tè caldo, lo sorseggiai con la borsa dell’acqua calda sulla pancia e una calda copertina sulle ginocchia. Telefonai al lavoro: «Capo oggi non posso venire, mi sento malissimo». «Oh Dio Balzetti, che è successo?» «Ho la febbre a 32,6°C. Una cosa incredibile, mi sento uno straccetto!»

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