Fino al prossimo 31 marzo tutti i componenti della giunta comunale, del consiglio comunale, il personale di segreteria, lo staff del sindaco, assessori e consiglieri di Napoli potranno sottoporsi gratuitamente a test molecolari e antigenici: a stabilirlo una delibera della giunta

(di Fulvio Bufi – corriere.it) – Fino al prossimo 31 marzo i componenti della giunta comunale di Napoli, quelli del consiglio comunale e il personale di segreteria e staff di sindaco, assessori e consiglieri potranno sottoporsi gratuitamente a tamponi molecolari e antigenici .

Tutti gli altri lavoratori comunali, anche quelli che sono quotidianamente a contatto con il pubblico, potranno invece farlo soltanto a pagamento, al pari degli altri cittadini. Il privilegio riservato agli esponenti politici e ai loro entourage è stabilito dalla delibera di giunta numero 591 approvata il 30 dicembre 2021.

Il provvedimento non impegna economicamente l’amministrazione comunale in quanto a offrire gratuitamente i tamponi saranno i titolari dei laboratori di analisi e i farmacisti, quegli stessi farmacisti che oggi hanno il presidente del loro ordine professionale, Vincenzo Santagada, alla guida dell’assessorato alla Salute del Comune di Napoli, nominato in quota Azzurri-Italia Viva, lista che raccoglieva berlusconiani e renziani e che alle elezioni sosteneva l’attuale sindaco Gaetano Manfredi. Ed è stato proprio l’assessore a proporre l’iniziativa dei tamponi gratis per i politici e i loro più stretti collaboratori.

Tamponi che a tutti gli altri napoletani continuano a costare non poco: circa quindici euro gli antigenici e fino a sessanta euro i molecolari. Senza contare che chi ha contratto il Covid e deve quindi sottoporsi a domicilio al test, spende circa cento euro.

Finora l’unica esponente del consiglio comunale a schierarsi apertamente contro il provvedimento è stata Alessandra Clemente, ex assessore nella precedente giunta comunale guidata da Luigi de Magistris, sua candidata a sindaco e oggi rappresentante dell’opposizione: «Non farò neanche uno di questi tamponi gratuiti – scrive sulla sua pagina Facebook – perché non sono una privilegiata».

Sulla vicenda è intervenuto poi nella mattina del 9 gennaio l’assessore Santagada. «La somministrazione dei tamponi – fa sapere attraverso una nota – è destinata ai dipendenti dell’amministrazione comunale e dei componenti degli organi di giunta e consiglio e tende a preservare e garantire continuità e regolarità dell’attività lavorativa e di governo. Ci sarà a breve un avviso pubblico per consentire al Comune di accettare queste donazioni finalizzate alla prevenzione della diffusione del Covid e, subito dopo, saranno redatte le opportune convenzioni per definire le modalità di somministrazione dei test antigenici e molecolari. Tutto questo costituisce una forma di risparmio per l’amministrazione che altrimenti dovrebbe sostenere i costi dei tamponi per la sicurezza dei propri dipendenti».