Così va la politica …: Traforo delle Torricelle. Scelta ideologica?

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Da 60 anni Verona ha il suo tormentone: sì o no al traforo delle Torricelle? Su quali basi?

 Il Comune per 5 volte ha chiamato e pagato fior di esperti di viabilità, traffico e mobilità:
 Zambrini – Vittorini – Winkler – de Beaumont – Baldini.
 Tutti hanno studiato la situazione e proposto soluzioni. Su un punto concordano: il traforo delle Torricelle non risolve la mobilità urbana a Verona. Hanno indicato altre priorità: la strada Mediana; il collegamento Est-Ovest passando a Sud; il trasporto pubblico, con attenzione alla tramvia; l’incentivazione di altri modi di mobilità: pedonale, ciclabile, trasporto pubblico; …
 Gli studi più accreditati dicono che, a traforo realizzato, il traffico di attraversamento di Veronetta si ridurrà del 5% e che il flusso principale del traffico resterà da quartiere a quartiere e verso l’ospedale di Borgo Trento.
 Regolarmente i dati di queste ricerche sono stati messi, speriamo, nei cassetti del Comune e non sono stati illustrati alla popolazione, lasciata nell’ignoranza. Altrettanto regolarmente, gli amministratori di turno propongono “loro” dati a favore o contro il traforo, in base a impressioni o convincimenti personali o di gruppo politico. L’esigenza di fondo è molto sentita: siamo esasperati dal traffico, insopportabile. Di norma i cittadini dicono sì o no in base al quartiere dove abitano e a impressioni poco motivate.
 Ci facciamo una semplice domanda: perché non decidiamo di presentare i risultati delle ricerche degli esperti che il Comune ha chiamato negli scorsi anni? Perché non li presentiamo e non li spieghiamo ai cittadini, in modo che abbiamo a disposizione essenziali elementi di conoscenza? Hanno più valore quei dati o i convincimenti del sindaco Tosi e dell’assessore Corsi? In base a quali studi costoro sostengono le loro idee? Visto che il sindaco Tosi nel 2001 era favorevolissimo alla tramvia e oggi la osteggia con decisione, perché dobbiamo credergli oggi circa il traforo?
 Ci sono due novità nel dibattito attuale sulla mobilità:
 – il Comune affiderà a un nuovo piano generale del traffico la redazione della futura strategia della viabilità a Verona. La super consulenza costerà 180.000 euro più iva. Si fa questo annuncio, ma l’assessore Corsi dice che, se si aspettano i dati di questa indagine, passerà almeno un anno: è chiaro che per lui aspettare anche solo un mese è una sconfitta, una perdita di tempo.
 – Sindaco e Assessore affermano che ci sarà un supplemento di informazioni e di dati, ma che “non si attenderanno i risultati del piano generale del traffico, che attiene alla viabilità interna alla città. Il traforo riguarda invece la grande viabilità” (e perciò procede autonomamente). Tosi precisa: “Lavoriamo su un piano della mobilità che non c’entra con il traforo: riguarda il traffico interno alla città, non lo scorrimento attorno alla città”
 O ci mettiamo a ridere o, ancora una volta, ci cascano le braccia. E’ possibile pensare che i nostri amministratori non si rendano conto che le questioni che riguardano il traffico sono tutte collegate e indivisibili? Credo che farebbero meglio a dire: “Noi il traforo lo vogliamo fare comunque, vada come vada”. Così si risparmiano soldi e tempo e la lotta diventa solo “politica”, nel senso che si decide attraverso un confronto tra partiti, senza inutili imbrogli reciproci, che non servono.
 Così va la politica.

Tito Brunelli

2 commenti

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2 risposte a “Così va la politica …: Traforo delle Torricelle. Scelta ideologica?

  1. Ettore Nardelli

    Caro Brunelli, abitando in via Caprera ho la posizione privilegiata del testimone sull’andamento dei tests eseguiti in vista della costruzione della deprecabile “autorimessa” di via Mameli. Ritengo che la decisione di scavare per creare spazio al park delle auto in quella sede rappresenti una idea infame che viene attribuita alla precente amministrazione. Non è il caso di esprimersi attraverso invettive …è il caso di fermare tanto deprecabile iniziativa. Non vedo, neanche in fase pre-elezioni una attenzione in questa materia. Cordialità , EN

  2. ivano

    Non sono favorevole alla proposta dell’amministrazione Tosi perchè :
    – si tratta di un intervento non risolutivo ai problemi del traffico che
    ritengo vada affrontato con un progetto di ampio respiro coinvolgendo tutti i comuni interessati
    – come prioritaria vedo la sistemazione del servizio autobus con linee più dirette
    (che uniscono vari centri di smistamento)
    – un tunnel lungo per il traffico veloce può essere pericoloso (nelle curve e per allagamenti)
    – vedrei come una proposta interessante, una metropolitana di superficie veloce
    adibita per il trasporto di persone e merci, che percorra (parte in galleria)
    tutta la zona pedemontana, partendo da San Martino fino a giungere a Garda.
    Sarebbe come ripensare a quello che è stato il trenino Verona-Caprino-Garda che
    i nostri anziani ricordano bene.
    Un piacere per chi va al lavoro, va al lago per fare il bagno e per
    i turisti del Garda che vogliono visitare Verona.

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