Silenzio e Sapere

Stamattina cambio strada, nel senso che non vado al bar ma in biblioteca. Ci pensavo da un po’. Orari alla mano, oggi è la giornata giusta: piove e il mercato locale non è attraente come al solito. Inoltre siamo a ridosso della Giornata Mondiale del libro e del diritto d’autore – sarà domenica – quindi in tema. Durante il percorso da casa alla piazza dove si trova la biblioteca del mio paese, Castelcucco incontro Francesca. Mi informa di aver buttato giù in tarda serata un racconto su un vecchio noce in cui si identificava il padre che torna ad incontrarla attraverso le foglie. La sua confidenza letteraria è un dono stimolante. Mi conferma altresì che per leggere e scrivere c’è bisogno di silenzio, per ovvie ragioni non di casa al bar. Salgo i quindici gradini dello stabile e mi trovo nel luogo deputato alla ossigenazione della mente. Al momento sono l’unica frequentatrice. Mi accomodo nella stanza che dà sulla piazza: da un’ampia finestra vedo l’orologio; più appartato l’ingresso della scuola media dove ho insegnato Lettere diversi anni, fino al 2015, luogo familiare. Pavimento in legno, l’arredamento è chiaro, con le basi degli scaffali che sostengono i libri di un rasserenante turchese. Sui tre tavoli rettangolari sono accostate le sedie rivestite di tessuto tinta cobalto. In bella vista il seguente monito: In Biblioteca si Deve: 1) Leggere e consultare libri 2) Rispettare la regola del silenzio 3) Rispettare la struttura. Direi che è il minimo, evidenziato in ogni biblioteca che si rispetti. Mi siedo e leggo finalmente in santa pace il quotidiano, comperato prima in cartoleria. Sento il rumore discreto del riscaldamento e i tacchi della bibliotecaria che sta per andarsene, sostituita da un gentile ragazzo, Riccardo De Bortoli, con cui scambio due parole prima di congedarmi. Nel luogo della cultura cosa scopro? Che domani è il gran giorno: si laurea in Ingegneria meccatronica a Vicenza! Anche questo dettaglio non è casuale. Come diceva il grande Leonardo, I dettagli fanno la perfezione, e la perfezione non è un dettaglio. Tutto torna, nel luogo deputato al sapere. Buona laurea e buona vita Riccardo!

6 pensieri riguardo “Silenzio e Sapere”

  1. Un post rilassante Ada in questa mattinata movimentata da parte del personale del reparto però, io ho fatto la fisioterapia con massaggio e camminata .Ciao ,a presto!!!!🌺👋🌺👋

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  2. Biblioteca vuol dire proprio libreria: Quante cose mi sono perse sulla vita !!! Voglio tornare indietro anche se allora, anni 50/60 la maggior parte della popolazione viveva in condizioni di povertà e non pensava assolutamente ad avere accesso a una grande ed importante visione di cultura cioè consigliare almeno ai figli di studiare di leggere di riempire la mente di sapere. Mia madre ha fatto la terza elementare e la quinta mio padre. A metà del 1900 c’era poca cultura scolastica. A quell’epoca, l’istruzione primaria mi sembra non era obbligatoria, e molte persone non erano in grado di permettersi un’istruzione secondaria o superiore; la nonna Maria è andata prendere mia madre in terza elementare perchè doveva seguire i fratellini più piccoli, visto adesso è incomprensibile !!!
    La biblioteca Ossigenazione della Mente che ho iniziato a frequentare in Inghilterra ma soprattutto in Spagna che offre una vasta selezione di libri di argomenti diversi. In spagna offriva anche documentari e seminari gestiti da scolari per noi che arrivavamo dall’estero. devo dire che ho avuta una crescita personale e spirituale. Ho due figlie solo ultimamente uno mi chiede di passargli la rivista Focus dopo averla letta, nemmeno io sono stato un bravo genitore nel consigliarli, e veramente di questo mi sento in colpa. Per far leggere i giovani, credo sia importante creare un ambiente che sia stimolante ed esplorativo, per trovare contenuti di loro interesse. È necessario incoraggiarli a scegliere libri che appartengano alle loro passioni, interessi e aspirazioni. Se possibile, organizzare attività legate alla lettura che possano coinvolgerli, come ad esempio discussioni in cui parlare dei contenuti dei libri o mettendo a disposizione libri gratuitamente. Inoltre, incoraggiare i giovani a scrivere di ciò che stanno leggendo può aiutarli a rafforzare le competenze di lettura.
    Adesso però con il metaverso che sta galoppando faccio fatica a rimanere nel passato e tenerlo come essenziale

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    1. Interessante testimonianza, con efficaci consigli…di apertura mentale! Certo i tempi sono cambiati, sono mutate le priorità e si sono moltiplicati gli stimoli: servirebbe un pilota per non affogare nel mare magnum delle informazioni, che vanno selezionate e filtrate. Incombe il rischio di indigestione, comunque un vecchio proverbio latino dice ‘Melius abundare quam deficere’, cioè meglio avere tanto che (patire) la scarsità. Tu hai recuperato alla grande, complimenti! L’allenamento mentale è salutare e senza controindicazioni! Buon pomeriggio!👍

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