Intervista a Michael Biehn (2011)

michael-biehn-hicksVi riporto la parte “aliena” dell’intervista che l’attore Michael Biehn ha rilasciato il 30 agosto 2011 a Duncan Bowles del sito Den of Geek.

Con Aliens sei arrivato a riprese iniziate, quando James Remar aveva già iniziato ad interpretare il ruolo di Hicks.

Esatto.

È stato strano o comunque ti sei trovato subito bene, essendoci Bill Paxton?

Sono stato chiamato da Gale Anne Hurd un venerdì notte e mi ha chiesto se avessi il passaporto in ordine. Risposi di sì e mi ritrovai a girare già il lunedì mattina successivo. Il che ha voluto dire che non ho partecipato alle tre settimane di preparazione, prima dell’inizio delle riprese, in cui si è letta la sceneggiatura e i soldati si sono addestrati insieme per tutto il giorno.

Ogni volta che fanno un film militaresco prendono gli attori e li mandano da qualche vecchio sergente che insegni loro qualcosa di militare, ed è una cosa che io odio. Non volevo proprio farlo, e invece mi ci sono ritrovato in mezzo all’ultimo secondo.

Quello che non mi è piaciuto è che mi hanno fatto indossare la divisa di Remar, con la sua piastra pettorale. Ogni attore doveva personalizzarla, e Remar ci aveva disegnato un cuore… E io pensai “Col cazzo che indosso quella roba: sembra proprio un bersaglio sul cuore!” (ride) Tutto quel verde mimetico e il resto, poi all’improvviso vedevi una roba rossa e pensavi “ora gli sparo”. Davvero non mi piaceva, ma ehi, ero salito in corsa e non potevo lamentarmi.

Hicks (Michael Biehn) e il famigerato cuore sul pettorale...

Hicks (Michael Biehn) e il famigerato cuore sul pettorale…

Sapevo che una parte del cast veniva dal film Il buio si avvicina (Near Dark, 1987) e mi chiesi se fosse qualcosa di casuale: non lo era.
Sai che Kathryn Bigelow mi ha chiamato e mi ha offerto il ruolo di Lance Henriksen, poi ho letto il copione e l’ho trovato confusionario, rinunciando alla parte e commettendo probabilmente un errore. Io sono una persona molto lineare, ho bisogno di vedere l’inizio, il centro e la fine, e se le scene mi sembra che non abbiano senso è davvero difficile per me recitarle. Voglio dire, ho dei seri problemi con film come Memento (2000) o Irresistible [probabilmente intende Irréversible, 2002], con flashback e roba del genere.

Ripeto, ho commesso un errore con Il buio si avvicina, perché mi sarebbe davvero piaciuto lavorare con Kathryn, che poi ha fatto Point Break (1991) con Patrick Swayze e Keanu Reeves, e sono stato anche chiamato per il ruolo che poi fu di Swayze. È stato un errore non fare Il buio si avvicina. L’ho visto di nuovo, recentemente, ed è un film interessante di una regista esordiente: una regista brillante.

Ci sono un sacco di altre strambe cose che ho fatto, oltre a rinunciare a ruoli, ma quello è l’errore che più rimpiango. Mi sarebbe piaciuto lavorare con Bill [Paxton] e Jenette [Goldstein], ma mettiamola così: Lance Henriksen doveva interpretare quel ruolo e l’ha fatto alla grande.

L.

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4 pensieri su “Intervista a Michael Biehn (2011)

  1. Quel cuore sul petto era davvero un idea idiota, senza se e senza ma. Se penso a Biehn nei panni del capo dei vampiri di “Near Dark” la mente vola, non so se avrebbe cambiato le (sfortunate) sorti della sua carriera, ma alla fine concordo con lui, quel ruolo è di Lance Henriksen, ed è anche una delle sue prove migliori 😉 Cheers

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