Come dite? Avevo annunciato di non avere altri DVD Blue Swan marziali in collezione? Eh, basta una passata su Amazon per trovare sempre nuovi spunti.
Nel settembre 2023 la mia amata casa porta in DVD questo 神兵特攻 (“Attacco speciale dell’arma divina”, mi dice GoogleTranslate), distribuito all’estero come One More Shot e in Italia come VR Fighter.
Siamo nel 2025 e, in vista della conferenza mondiale sulle scienze e le tecnologie, il laboratorio di ricerca di Black Rock ha studiato un sistema di sicurezza decisamente gagliardo: un esoscheletro meccanico, nome in codice Power.
Creato dal dottor Cohen, Power è un esoscheletro potentissimo che, grazie alla sua «corazza di nanofibre sintetiche», in pratica fa quello che fa Iron Man nelle storie Marvel.
Vi piace l’esoscheletro argentato? Ecco, guardatelo e poi scordatevelo: dopo venti secondi scompare per sempre dalla vicenda. Una truffa palese che non credevo più possibile in anni moderni.
Archiviata la corazza nanofibrica, il film cambia completamente tono e passa a presentarci Long Wei (Fan Siu-Wong), capo del servizio di sicurezza del signor Anthony, presidente del colosso energetico KB Company che con il “piano omega” (ma perché tutte queste informazioni inutili?) ha abbassato il prezzo del carburante per i consumatori e ha quindi fatto arrabbiare le grandi multinazionali petrolifere.
Con una lunga scena piena d’azione, sparatorie, combattimenti e secchiate di morti – tutto purtroppo funestato da cavi e massicci interventi al computer – capiamo il succo del discorso: il capitano Long Wei è un tipo tosto, che si dà anima e corpo al suo lavoro.
Mandato in pensione prima del tempo, anche perché nel massacro in cui ha salvato Anthony è rimasto ferito in quasi tutto il corpo, Long Wei non ha tempo di riposare perché i cattivi che volevano colpire il riccone si vendicano su di lui, la guardia del corpo che ha sventato l’attentato. In pratica la sfiga per il protagonista non finisce mai.
Capita l’antifona, Long Wei prende la figlia (resa ormai invalida per l’attentato) e se ne vola a Chinatown, non ho capito di quale città, dove si ritrova a salvare la vita della scienziata Amy (Jiang Yiyi), la quale lo inserisce nel programma per selezionare chi dovrà indossare l’esoscheletro Power.
Superati dei test di realtà virtuale che sono solo scuse per ricreare scene in soggettiva per far piacere ai videogiocatori, arriva puntuale la sfiga di Long Wei, che dovrebbe farsi dare un’occhiata da un esorcista bravo: per la terza volta porta morte e distruzione in tutti quelli che lo circondano, perché il laboratorio viene preso d’assalto da un altro gruppo di terroristi, che vogliono impadronirsi dell’esoscheletro Power.
Il capo-terrorista Ni Kun (Wang Zhipeng) comincia a sparare a tutti e a fare le facce cattive da bravo Hans Gruber, perché in pratica la vicenda si trasforma in dieharda, con il piano dei cattivi mandato all’aria da un elemento non calcolato, il nostro Long Wei porta-sfiga, che aggirandosi nei corridoi del laboratorio inizia a far fuori uno per uno i terroristi.
Ci scappa pure la scena di combattimento in ascensore, per arricchire la mia rubrica “Fight in an elevator“!
Al millesimo combattimento contro un terrorista, nasce il terribile sospetto che l’esoscheletro fighettoso di inizio film sia solo una truffa, un trappolone per lo spettatore che, credendo di assistere a un fanta-fumettone, si ritrova in un normalissimo film d’azione alla Hong Kong, sebbene fatto in Cina. Che tecnicamente sarebbero oggi la stessa cosa, ma per “Hong Kong” non intendo la città omonima bensì uno stile cinematografico. E comunque il sospetto diventa ben presto una solida realtà.
Il film è semplicemente un diehardo classico, assistiamo a Long Wei che piano piano fa fuori tutti i cattivi del Nakatomi… pardon, dei laboratori Black Rock e sebbene rimanesse una speranzina che il combattimento finale sarebbe stato all’insegna dell’esoscheletro potenziato – come il gagliardo finale del russo Attraction (2017) – invece finisce tutto con una ruvida scazzottata nelle cantine, decisamente anti-climatica.
Grande delusione per questa truffa a cielo aperto, che per di più si chiude con la beffa di vedere l’esoscheletro di inizio vicenda pronto ad entrare in azione, come a dire “Nel prossimo film lo vedrete sul serio, non per finta come ora”. Uno schiaffo finale di cui non se ne sentiva il bisogno.
L’azione è tutta finta nella tradizione dei più anonimi prodotti di Hong Kong, quelli dove i colpi non hanno alcun effetto quindi se ne possono tirare a miliardi che tanto gli avversari neanche li sentono. Si vola tutti, c’è poi il computer che sistema i particolari e quindi è tutto finto: il protagonista Fan Siu-Wong non è più giovane (classe 1953) quindi sono lontani i tempi in cui faceva faville marziali, limitandosi qui tirare colpettini innocui e poco incisivi.
Gli elementi per un film ghiotto c’erano tutti, invece si è scelto di fare un normalissimo e anonimo filmetto d’azione cinese che si rifà alla tradizione dei più dimenticabili prodotti di Hong Kong: davvero un gran peccato. Però la locandina italiana è gagliarda e il DVD fa la sua porca figura, sullo scaffale che sto dedicando alla Blue Swan nella mia videoteca etrusca.
L.
– Ultimi DVD Blue Swan:
- One More Shot (2021) VR Fighter
- Parker (2013) 10 anni per rivalutarlo!
- Kitty the Killer (2023) Kitt’è muort!
- Spare Parts (2020) E la carne diventa metallo
- Special Delivery (2022) Lady Transporter
- The Bodyguard 2 (2007) E noi a John Woo lo parodiamo!
- Beyond Skyline (2017) Alieni di menare (4)
- The Fifth Commandment (2008) Rick Yune ci crede, ma solo lui!
- Super Bodyguard (2016) La leggenda del calcio d’acciaio
- 578: Magnum (2022) Dal Vietnam con poco furore
Hanno iinfilato materiale per tre o quattro film nei primi minuti e poi basta così! Vai di Die Hard 😉 Siamo un po’ in zona truffa o copia cinese, però se mai arrivassero dei seguiti, vi sarebbe almeno del potenziale. Cheers!
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Sarebbe bello se uscissero nuovi film con questo esoscheletro, ma per ora questa è una grande occasione mancata, oltre che una mezza truffa visto che ci fanno vedere la gagliarda corazza per poi chiuderla nell’armadio 😛
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Ecco, però, viste le premesse gettate con questo film, non vorrei trovarmi davanti a una saga all’insegna del “E anche oggi l’esoscheletro lo usiamo domani” 😛 Al contrario, se volessero fare sul serio decidendosi a usarlo come si deve (per l’intera durata, dalla fine dei titoli di testa fino all’inizio dei titoli di coda) potrebbe venirne fuori qualcosa di divertente…
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Eh, mi sa che abbiano optato per il “domani” 😛
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Che truffa malandrina! Meno male che ci pensa lo zinefilo a sacrificarsi scovando cotanti lestofanti e facendoci vedere l’esoscheletro senza sorbirsi il resto (anche se poi diehardare è sempre cosa buona e giusta ma sarebbe meglio farlo meglio!)!
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Spero che i miei sforzi possano aiutare quanti più spettatori possibile 😛
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