La prima cosa che dovrebbe guardare uno straniero appena arrivato a Bratislava è il cielo. Se avrà fortuna, lo troverà screziato si nuvole bianche trascinate dal vento e potrà vedere i palazzi e le torri chinarsi su di lui, in una incessante caduta verticale che non si completa mai o viceversa, in base alla direzione de vento, allontanarsi slittando maestosamente sullo sfondo della volta celeste. Questa illusione ottica riassume perfettamente la principale caratteristica di Bratislava: quella di essere una città in movimento . Mutevole e sfuggente, ma anche generosa gaia e fantasiosa , ricca di stimoli e di fermenti culturali.
Favorita dal clima, mite, e dalla posizione geografica che l’ha fatta diventare frontiera naturale, punto di collegamento tra l’occidente e l’oriente europeo, Bratislava è stata per secoli un crocevia di culture e di incontri tra gruppi etnici diversi.
Il cuore pulsante di Bratislava il suo Castello ( Hrad) , sede diplomatica e di rappresentanza, costruito su un colle che sovrasta il Danubio e la città stessa. Il fascino del posto è fiabesco. Il castello stesso è circondato da un ampio parco, attraverso il quale si può scendere direttamente in città, optando per il serpeggiante sentiero per la scala del Castello.
Oltre la cattedrale , attraverso le strette viuzze lastricate di pietre, si entra nella Città Vecchia, sviluppatasi su precedente insediamento di pescatori e agricoltori, poi di artigiani e commercianti, che fin dall’età della pietra sfruttavano la magnifica posizione naturale sulle sponde del Danubio, tra le catene montuose delle Alpi e dei Carpazzi. La Città Vecchia è un incantevole dedalo di strade e stradine e un allegro bailamme di stili che si affianca,
L’atmosfera che rende speciale Bratislava è un po’ questa: la voglia di stupite e di stupirsi .