Amicizia e inimicizia…

Mi trovo lontano da Mortizzuolo, dove abito e dove sono parroco e in questi giorni di riflessione riflettevo sul tema e sulla parola amicizia e il suo opposto inimicizia. Due termini che dovrebbero essere ben chiari a ciascuno di noi, che di questi termini abusiamo fin troppo.  Se siamo felici nel poter pensare che una persona sia diventata nostra amica, dovrebbe essere altrettanto motivo di gioia capire che un altro rapporto non è e non potrà mai fregiarsi di quell’onorabile aggettivo.
Fregiarsi a bocca larga dell’amicizia significa pretendere che questo nobile sentimento non sia “insozzato” da false manfrine, implica capire quanto sia importante e liberatorio permettersi il lusso di definire l’inimicizia.
Non si è e non si può essere “amici di tutti”, come qualcuno ama definirsi e bisogna pur aver il coraggio di pronunciare la parola “inimicizia” proprio perchè inquinata dall’uso abusivo del suo opposto, appunto l’amicizia.
Le rotture e i no sono più frequenti delle false strette di mano e delle pacche sulle spalle. I motivi per decretare un’inimicizia sono più ricorrenti di quelle che cementano l’amicizia: altrimenti questa non sarebbe così rara. Entrambi così come un’amicizia deve essere scelta e a lungo valutata, anche un’inimicizia deve essere fortemente valutata. E lo si può fare solo se consapevolmente non si abusa del termine amicizia… io l’ho e lo sto sperimentando. Buon Pomeriggio

Pubblicato da PadreErmannoCaccia

...per Cristo...con Cristo e in Cristo!

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