Live report: Finntroll e Skalmold a Roma

FINNTROLL + SKALMOLD + BRYMIR

25 novembre 2022, Largo Venue, Roma

Finalmente il folk metal torna a Roma e che band sul palco! Il tour di Finntroll, Skálmöld e Brymir è a circa metà della sua durata quando tocca per tre date l’Italia e dopo la fortunata serata in Veneto è il turno della capitale. A causa di un insolito intenso traffico riusciamo ad arrivare al Largo Venue poco prima dell’inizio degli Skálmöld, perdendo quindi lo show dei Brymir: i riscontri ricevuti sul loro concerto sono tutti positivi e dispiace aver perso un astro nascente (anche se in attività dal 2006, solo con gli ultimi due lavori in studio la band sembra aver iniziato a ricevere l’interesse del pubblico) del melodeath. Giusto il tempo di posizionarsi sotto al palco che Gleipnir apre le danze: i suoni sono buoni, potenti e distinguibili, con la batteria del sempre sorridente Jón Geir Jóhannsson in buona mostra con un volume importante. La band è ultra affiatata – la stessa line-up da inizio carriera conta non poco! – e ci troviamo dinanzi al “classico” concerto degli Skálmöld, ovvero intenso, divertente e coinvolgente. La scaletta presenta brani da tutti i dischi, ma alcune canzoni conquistano immediatamente gli spettatori, in particolare la spettacolare Narfi e le conclusive NiðavellirAð Vetri e Kvaðning, canzoni dall’animo diverso ma tutte in grado di colpire dritte al cuore degli spettatori. Alla fine dello show ci sono solo applausi e sorrisi: gli Skálmöld si confermano una grande live band!

Scaletta Skálmöld: 01. Gleipnir – 02. Brúnin – 03. Narfi – 04. Mara – 05. Miðgarðsormur – 06. Niflheimur – 07. Móri – 08. Niðavellir – 09. Að Vetri – 10. Kvaðning

Tempo di un breve cambio palco che i Finntroll partono a mille con la feroce Att Döda Med En Sten direttamente dall’ultimo album Vredesvävd. La band è ridotta all’osso, senza la presenza di una tastiera (nemmeno Felipe Nuñoz dei Frosttide, live session degli ultimi anni) e Baldur Ragnarsson (sì, proprio lui degli Skálmöld!) alla chitarra insieme al sempre presente Skrymer. C’è da dire, però, che la band suona affiata e tutto fila liscio nonostante il poco tempo per preparare gli show: musicisti seri e professionali riescono anche a far questo. L’oscura Nedgång è la seconda canzone in scaletta e ha il merito di far partire il primo pogo tra il pubblico, energia presto smussata da Ylaren, canzone che su disco ha un certo fascino ma piazzata a inizio scaletta rischia di ammosciare il concerto. Il resto della scaletta è semplicemente un best of dei Finntroll dove spiccano canzoni da un po’ tutti gli album, con menzioni speciali per le sempre brillanti MänniskopestenSolsaganFiskarens Fiende e Slaget Vid Blodsälv, primo picco di un concerto di forte impatto. Vreth è particolarmente loquace con il pubblico, scambia battute e non smette un attimo di incitare i suoi fan, muovendosi con scioltezza, ormai padrone assoluto del palcoscenico. Le super classiche NattföddUnder Bergets Rot e Trollhammaren costringono praticamente tutti a saltare e ballare, sfinendo un pubblico che con il passare del tempo ha mostrato calore e voglia di divertirsi con del buon folk metal. Le conclusive Jaktens Tid e Midvinterdraken portano via all’audience quella poca energia ancora in corpo, chiudendo così uno spettacolo sincero, diretto e ben sudato.

Scaletta Finntroll: 01. Att Döda Med En Sten – 02. Nedgång – 03. Ylaren – 04. Människopesten – 05. Den Frusna Munnen – 06. Solsagan – 07. Svartberg – 08. Slaget Vid Blodsälv – 09. Fiskarens Fiende – 10. Ormfolk – 11. Nattfödd – 12. Trollhammaren – 13. Skogsdotter – 14. Mask – 15. Under Bergets Rot – 16. Jaktens Tid – 17. Midvinterdraken

Il Largo Venue è un bel locale per i concerti metal, spazioso ma non dispersivo, dal buon impianto audio e cosa che non guasta mai, arioso e pulito. Il pubblico del centro sud ha risposto in maniera concreta, con gente che ha macinato tanti chilometri per vedere dal vivo alcune delle migliori band della scena folk/viking metal. Abruzzo, Campania e Puglia sono state ben rappresentate, ma è da menzionare un ragazzo brasiliano a Roma per lavoro che a poche ore dall’aereo di ritorno per Brasilia non ha rinunciato a vedere i suoi amati Finntroll: la musica fa anche questo, unisce la gente, porta sorrisi e scambi culturali. Se di sottofondo poi c’è Trollhammaren è tutto ancora più bello!

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