Knight Errant – The Grand Migration Of Souls

Knight Errant – The Grand Migration Of Souls

2020 – full-length – autoprodotto

VOTO: 7 – Recensore: Mr. Folk

Formazione: Uluer Emre Özdil: voce – Ali Ulupinar: chitarra – Barbaros Bensoy: chitarra – Deniz Turan: basso – Murat Arslanoğlu: batteria – Ilgin Ayik: violino

Tracklist: 1. Dark Tides – 2. Confusing – 3. Troprak – 4. Ruhlarin Buyuk Gocu – 5. Virtual Reality – 6. Anafor – 7. Ruzgar – 8. Ready To Believe – 9. Gilgamesh

La Turchia nel resto del mondo non è certo nota per la fiorente scena heavy metal, eppure tanti ragazzi, nonostante le difficoltà facilmente immaginabili, tengono duro e sudano sangue suonando la musica che più amano. I Knight Errant sono attivi dal lontano 1993 e hanno come base la metropoli Istanbul: nella loro lunga carriera hanno realizzato solamente tre dischi (Knight Errant nel 1999, Divan nel 2005 e il presente Ruhlarin Buyuk Gocu/The Grand Migration Of Souls, al momento disponibile solo in digitale), ma possono vantare la presenza – prima band turca in assoluto – al Wacken 2001, suonando un set di cinquantacinque minuti davanti a trentamila persone.

La musica dei Knight Errant è un heavy metal fortemente melodico grazie soprattutto alla violinista Ilgin Ayik, mai veramente protagonista ma fondamentale per il sound del gruppo. The Grand Migration Of Souls è composto da nove brani per un totale di trentasei minuti che diventano ancora meno se si escludono la prima e l’ultima traccia del cd, ovvero intro e outro strumentali. Le composizioni sono per lo più mid-tempo e scorrono lineari e dirette, creando un effetto quasi rilassante nonostante le chitarre elettriche e le (poche) accelerazioni di batteria. Fin dalla quasi opener Dark Tides è facile capire le coordinate stilistiche del combo turco, impegnato nella ricerca della melodia vincente e del ritornello memorizzabile. Il brano che spicca maggiormente è Virtual Reality, nella quale il cantante Uluer Emre Özdil dà il meglio di sé – acuti compresi – e tutto gira alla perfezione tra assoli di chitarra, linee vocali soavi e la capacità di scrivere un pezzo vincente. Anafor ha un’andatura malinconica: il violino accompagna in maniera adeguata la voce in questa occasione soffice, una canzone acustica davvero ben realizzata che centra il bersaglio. Da menzionare anche la delicata Ruhlarin Buyuk Gocu, con la Ayik che supporta le note finlandesi (…HIM?) che escono dalle casse, creando un’atmosfera da candele accese e incenso mentre si sorseggia una tisana. La composizione che però si distingue maggiormente dal resto è Ruzgar, fraseggi di chitarra e violino caratterizzano fin dai primi secondi questo pezzo, che conquista l’ascoltatore grazie a melodie e canti medio orientali; se al folk metal si chiede (o chiedeva, soprattutto in passato) un legame con la terra della band, Ruzgar è un ottimo esempio nel quale la band rimane se stessa pur suonando più ricercata e originale. Chiude il cd la strumentale Gilgamesh che segna il legame con il debutto del 1999, nel quale però era presente una canzone “vera” dallo stesso titolo.

L’evoluzione dei Knight Errant li ha portati ad abbassare i ritmi e suonare meno energici, ma alla fine, nonostante gli anni e i cambi di formazione, lo stile è sempre riconoscibile e si può dire che i muscoli hanno lasciato spazio a una maggiore ricerca e delicatezza. The Grand Migration Of Souls è un buon esempio di come si possa suonare heavy/folk metal anche al di fuori delle solite e spesso sature zone che ben conosciamo: diamo a queste scene la possibilità di essere ascoltate e di crescere.

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