Cesare Pavese, Tu che non sai e splendi di tanta poesia

Tu che non sai e splendi di tanta poesia
o donna che fiorisci sopra la mia agonia,
fa ch’io risorga un giorno.
O tu che sei passata nel crepuscolo immondo
di tutti noi e sorgi come l’alba d’un mondo
fa ch’io risorga un giorno.

aprile 1928

Cesare Pavese, da Prima di «Lavorare stanca» 1923-1930, in Cesare Pavese, Le poesie (Einaudi)

3 pensieri su “Cesare Pavese, Tu che non sai e splendi di tanta poesia

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.