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Virgulti e Ortore

di Giuliana Guazzaroni

Quando si dice Realtà aumentata (dall’inglese Augmented reality – AR) s’intende molto più di quanto la somma di queste due parole possa esprimere. Si usa il verbo aumentare, o anche amplificare, in correlazione con la realtà reale, in altre parole con l’ambiente così come si percepisce con gli organi di senso. Ciò avviene attraverso qualche device tecnologica che sia il più possibile alla portata di tutti i potenziali fruitori. Oggetti quotidiani che numerosi utilizzatori possano avere sotto mano, come un cellulare, o possano indossare. Come lo saranno gli occhiali di prossima produzione, ma anche gli orologi.

Derrick De Kerckhove, allievo di Marshall McLuhan, in un’intervista di pochi giorni fa ha affermato che “L’augmented reality, rispetto alla realtà virtuale è meno specializzata, richiede meno attrezzatura e non ti lascia isolato dalla realtà. La realtà virtuale era fondamentalmente la ricostruzione mentale di uno spazio, oggi la realtà aumentata è un ibrido logico nella maturazione della tecnologia. L’aura di cui parlava Walter Benjamin non è più un valore magico dato alla cosa originale, quella dimensione è ora l’aumento cognitivo e partecipativo che le opere d’arte, ad esempio, possono avere”.

Quando si dice AR si pensa anche alle sue molteplici ricadute soprattutto in ambito medico, domotico, ingegneristico, ma anche informativo, partecipativo, turistico, culturale ed editoriale. Per citare alcuni dei campi in cui è stata sperimentata e viene sistematicamente applicata. Un esempio culturale è il Progetto Mubil presso Gunnerus Library che permette, per esempio, di sfogliare, virtualmente, con uno schermo 3D un trattato di medicina del 1587 e di sfruttare alcune delle possibilità offerte dalla AR.

Ma cos’è la AR e cosa sarà in un futuro sempre meno lontano?

Smartphone, tablet, iPhone, iPad sempre più diffusi

Dispositivi mobili (Smartphone, iPhone, iPad, tablet..) non sono soltanto semplici dispositivi per chiamare o per accedere a Internet, ma strumenti sociali per rimanere sempre connessi al proprio network (Bressler, 2006). Le pratiche di connessione nomadica sono, secondo gli ultimi dati sui consumi, sempre più diffuse anche fra adulti e persone in età più avanzata. Ne consegue che la realtà può sempre più essere reinventata, attraverso tecnologie come la realtà aumentata.

Che cos’è la realtà aumentata

La realtà aumentata si può definire come una tecnologia che integra informazioni sintetiche sensoriali con la percezione che l’utente ha dell’ambiente in cui si trova (un ambiente reale con oggetti di uso comune con cui l’utente interagisce). Il risultato è una sovrapposizione di livelli informativi differenti che s’integrano all’esperienza reale degli oggetti.

 Che cos’è oggi la realtà aumentata

L’utilizzo della realtà aumentata permette pertanto la creazione di punti di contatto fra oggetti, idee e persone. Oggi la realtà aumentata, o realtà accresciuta, può essere fruita da ogni tipologia di utenza grazie alla convergenza di più tecnologie (il Gps per il posizionamento, il magnetometro o bussola, il flusso video in tempo reale, il collegamento Internet in mobilità..). La realtà aumentata permette la fruizione in mobilità, nonché l’attivazione di strategie didattiche e interpretative molteplici.

Smart objects

Le tecnologie degli smart objects offrono l’opportunità di potersi facilmente interfacciare con dispositivi mobili come tablet e cellulari di ultima generazione; permettono, inoltre, la costruzione di esperienze educative e interpretative, oltre a fornire informazioni sugli oggetti. In estrema sintesi la realtà aumentata è una reinvenzione della realtà che utilizza una combinazione di tecnologie d’avanguardia. Entro breve tempo la realtà aumentata entrerà nelle pratiche quotidiane. Anche se oggi siamo di fronte a una sempre maggiore distribuzione di telefoni e tablet di ultima generazione, gli usi più comuni di questi strumenti non ne sfruttano appieno le potenzialità. Tuttavia, esperienze positive di realtà aumentata emergono ogni giorno di più.

Che cosa sarà domani la realtà aumentata?

In futuro, ci libereremo da strumenti quali il cellulare per indossare device pervasive come occhiali senza lenti, ma con telecamera, microfono e cuffie integrate che amplificano la realtà. La parte superiore della lente destra presenterà un micro-display, su cui appaiono le informazioni sulla realtà che ci circonda. In questo momento sono in cantiere diversi brevetti e prototipi che saranno presto commercializzati a prezzi non ancora alla portata di tutti.

Una nuova definizione di Web

Il web non è più un insieme di pagine HTML che descrivono qualcosa. Il web è diventato il mondo stesso e ognuno in questo mondo riflette un’ombra d’informazioni, un set di dati che sono catturati e processati in maniera intelligente da dispositivi, da sensori, da codici offrendo notevoli opportunità. I nostri telefonini, i nostri dispositivi mobili si sono trasformati. Sono diventati occhi e orecchie per applicazioni che riguardano, ad esempio, movimento, localizzazione. Possiamo immaginare un futuro accresciuto, un futuro fatto di realtà e dati aggiuntivi. Gli oggetti reali hanno un’ombra costituita da informazioni che si riflettono nel cyberspace (O’Reilly & Battelle, 2009).

Una nuova generazione di oggetti smart

Fino a poco tempo fa per accrescere la realtà si usavano principalmente caschetti, guanti dotati di sensori, dispositivi con lenti speciali, proiettori… finché una generazione nuova di device, da tenere nelle nostre tasche si è sempre più diffusa.  Sono cellulari o tablet di ultima generazione, sono piuttosto diffusi e permettono connessioni con elementi creati ad hoc e inseriti nell’ambiente reale: la città, lo spazio fieristico, la scuola, il museo, l’archivio… Il fine è offrire servizi di varia natura che siano adeguati a differenti tipologie di fruitori (cittadini, turisti, studenti…).

Di cosa ho bisogno per vedere oggetti in realtà aumentata?

– Hardware. Una volta che ci si è dotati di un cellulare o di un tablet di ultima generazione (generalmente con sistema operativo Android o iOS, ma prossimamente anche Linux..) basterà andare in Google Play o nell’AppStore e osservare quante applicazioni ci sono per catturare la realtà aumentata! Non tutte purtroppo saranno valide, bisognerà testarle per capire se sono adatte o meno alle nostre esigenze di prosumer…

– Software. Per andare a rilevare, a scoprire, gli oggetti sintetici (file di testo, immagini, video..) che si sovrappongono alla realtà reale, è necessaria, innanzitutto, un’applicazione specifica (un browser) per smartphone, iPhone, tablet, iPad..  I browser per la realtà aumentata ora (sono in continua evoluzione) disponibili hanno la caratteristica di presentare generalmente un lato per l’utente finale e un lato dedicato ai programmatori della realtà aumentata. Dunque per fruire di oggetti accresciuti non sono necessarie abilità particolari, mentre per creare oggetti ad hoc bisognerà avere competenze specifiche di programmazione.

A cosa serve la realtà aumentata?

Gli usi che possiamo fare di strumenti simili sono innumerevoli, come innumerevoli sono gli usi che possiamo fare del Web… dei mondi virtuali… dei modi di abitare la rete e di fare rete. Unica differenza è che la realtà aumentata prova a uscire dai desktop, dalle scrivania, dagli schermi e si piazza negli spazi aperti, negli interni, nei supporti cartacei, negli oggetti di design.. e, più in generale, ovunque si possa iniziare a immaginare…

Nell’immagine un’opera del premio Poesia di Strada 2010, autori: Virgulti – Ortore.

Per attivare la realtà aumentata dell’immagine e scoprire il progetto di AR a Macerata:

  1. Andare su Google Play o Apple Store e scaricare l’App gratuita AURASMA
  2. Lanciare AURASMA
  3. Cliccare sulla A stilizzata in basso al centro
  4. Cliccare sulla Lente d’Ingrandimento (SEARCH) in basso verso destra
  5. Scrivere EMMAP e poi cliccare su CERCA
  6. Appare il Canale EMMAP, cliccare sopra per aprirlo
  7. Cliccare su FOLLOWING in alto a destra
  8. Cliccare sul quadratino di LIVE CAM
  9. Posizionare LIVE CAM sull’immagine per attivare la realtà aumentata

(un quadro di Luca Virgulti per “Poesia di strada”, su una poesia di Michele Ortore)