IN LIFE: ULTRAUFFICIxULTRACORPI #01

La rubrica “IN LIFE” è curata dal network di professionisti → Digital Guys, fondato da Fabrizio Bellavista, Antonio Cirella, Stefano Lazzari, Danilo Premoli, ognuno con conoscenze abilitanti alla trasformazione digitale.
Il format di “IN LIFE” prevede la pubblicazione di un articolo ogni 15 giorni su Office Observer. Il martedì della settimana successiva viene fatta una diretta di approfondimento, in cui si potranno fare domande agli autori.

Iniziando questo appuntamento periodico sul futuro digitale del luogo del lavoro, quell’ufficio, cioè, che ha già vissuto una vera e propria rivoluzione copernicana con l’avvento della Rete, ci siamo posti il problema di trovare le parole giuste per descrivere gli scenari futuri, ma neppure tanto, che vedono un ulteriore salto evolutivo in un’ottica di digital transformation e di human revolution.

Questo salto evolutivo è scontato, passa dalla tecnologia che ci accompagna ormai in ogni gesto ed ogni aspetto della nostra vita quotidiana e lavorativa. Il coinvolgimento di ogni nostra attività dipende in larga parte da un dispositivo tecnologico, gli passa attraverso, dipende da lui, dalla sua presenza o meno il risultato di un lavoro, di una comunicazione, di una transazione. Noi siamo i nostri dispositivi, che sono entrati a buon diritto nel novero come parti della nostra identità, contengono non solo il nostro lavoro, ma anche gli affetti. Sono moderne estensioni del nostro corpo, piattaforma implementabile e vestibile con tecnologie indossabili sempre più intime.

E possiamo dire a ragione che oggi anche l’ufficio è una piattaforma, un insieme di moduli che processano le attività del lavoro grazie alla Rete non più necessariamente nello stesso luogo anche se, paradossalmente in apparenza, nello stesso tempo.

L’ufficio come entità spaziale, come luogo, non è più tale, ha decentralizzato servizi e funzioni, si è alleggerito, si è, per usare un termine oggi cool, disintermediato dal “centro direzionale” spostandosi di volta in volta dal centro fisico alla periferia diffusa e digitale della Rete. Un nuovo spazio virtualmente enorme, senza limiti, e contemporaneamente intangibile e miniaturizzato in un chip.

Persone, uffici, corpi, piattaforme, virtualità, disintermediazione. Provando a immaginarci il futuro, abbiamo compreso che non è parlare di “cosa” cambieranno le tecnologie, ma di “come” queste ci coinvolgeranno, noi, i nostri corpi, i nostri uffici.

Ecco dunque il senso del nostro titolo: “Ultrauffici x Ultracorpi”: sintetizza il nostro pensiero sul percorso evolutivo che coinvolgeranno corpi ed organizzazioni da oggi in avanti.

Dunque l’ultraufficio farà diventare a breve obsoleto l’ufficio come punto di riferimento identitario (almeno come lo abbiamo inteso sino ad oggi). Ecco arrivare il remote receptionism, lo smart working, doors with sensors, smart locker e virtual room che si connetteranno, con corpi e ultracorpi (corpi umani con protesi, sensori e/o con interfaccia neuroni-elettronica), avatar e, infine, con diverse specie di bot e robot. Avremo uffici on demand e spazi liquidi in funzione di un nuovo concetto di vicinanza e dell’uso di diverse tecnologie.

La nostra visione trova ampia sintesi nel volume “Ultrasoma”: all’interno della nostra proposta di “digital transformation e di human revolution” siamo giunti al di là della dicotomia fra reale e digitale, umano e macchina.

Naturalmente, nella mutazione in atto, non incorre soltanto il corpo fisico dell’uomo, ma anche il corpo sociale, politico, economico, lo scenario intero del nostro sviluppo in una condizione di ambiguità tra fisico e digitale: tutto questo ci porterà a riconsiderare completamente la nostra integrità ed identità.

“Ultrasoma” è la molteplicità dei corpi e la molteplicità delle intelligenze (naturali ed artificiali): è l’identità dei nostri giorni, l’identità dei nostri corpi e delle nostre organizzazioni. Stiamo procedendo a grandi passi verso una concezione disruptive di ufficio come spazio liquido, disseminato e on demand con un corpo collettivo composto di umani, umani aumentati, avatar, robot. Essere fuori di noi, e avere identità multiple, non è più patrimonio di santi o pazzi, è la normale condizione della modernità digitale.
[testo Digital Guys]

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Ultrasoma. Corpi e Organizzazioni del III Millennio“.
con gli autori Fabrizio Bellavista, Stefano Lazzari, Stefania Operto

9 febbraio 2021 ore 18.00

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