Spray al peperoncino
Questo strumento di difesa personale è venuto alla ribalta dopo l’avvenimento della tragedia di Sabato ,sembra proprio dovuto ad un uso improprio di questa “arma”
Non ho seguito molto il caso ma, se non ci sono state novità, sembra che il cosiddetto colpevole non sia ancora stato trovato ,ma volevo puntare l’attenzione su un particolare
Avete notato la vocale finale ? Figlia la vittima da proteggere, figlio il carnefice da “aggiustare”
Tutto questo, mentre le pagine femministe e non , USANO L’ASTERISCO FINALE
Quante volte abbiamo letto tutt* ?
invece, quando si parla di violenze e crimini ,di incanto viene fuori la vocale finale che fa capire il sesso giusto da quello sbagliato
Strano a dirsi ma, al mio datore di lavoro (maschio meglio precisarlo) ,ho procurato (in maniera legale ed è abbastanza facile) questo spray al peperoncino
Eppure proprio non ci arrivano ,o meglio , quando fanno comodo a loro usano l’asterisco per espandere questo “gender fluid” ,ma se si tratta di violenza allora è d’obbligo usare quella vocale che fa capire il bene e il male
Ovviamente senza misandria sia chiaro
Per una volta sono d’accordo con loro.
I figli maschi (cioè tutti gli uomini) devono studiare che cos’è il femminismo.
Sottoporlo a critica serrata e contrastarlo.
Ferocemente.
Se fosse cosi ,sarei d’accordo anch’io ,purtroppo il loro intento è naturalmente di aggiustare gli uomini che sono nati sbagliati
Si ma noi, suppongo sarai d’accordo, ce ne fottiamo del loro intento.
Il difetto del maschile (quello comune…vasto…che non conta molto) è proprio non essersi mai interessato al pensiero femminista, finendo così per subirlo.
Quando gli uomini ne hanno sentito parlare (soprattutto sui media) la versione ascoltata era quella premasticata e predigerita, raccontata dal femminile/femminismo…con il maschile “che conta” a reggere il leggio e fargli da megafono.
Una versione edulcorata, buona ed emancipatrice.
Vantaggiosa anche per loro.
Quella che ha creato gli alleati zombie modello Paol*, tanto per intenderci.
Una versione che ha spadroneggiato e ancora infesta tutta la produzione culturale (cinematografia, letteratura, teatro, musica…persino i disegni animati) e tutti (ma proprio tutti) i media.
Quella che col tempo ha creato un linguaggio unico e dominante, che sottende (in forma implicita ma anche esplicita) la censura verso ogni forma d’opposizione ad esso.
Un pensiero incontrastabile…e dunque mai contrastato.
Dai, Mauro, che a breve arriverà Paol* a spiegarti quanto sbagliato sia il tuo commento, etc etc…