In occasione del tuo centesimo compleanno come dimenticare, compagno Ingrao, ciò che ci hai lasciato scritto come indicazione, come essenziale motivo della tua biografia, della tua vita da “Comunista eretico”, forse anche un po’ utopista faro di luce di “compagno disarmato” per indicare la strada da seguire a noi con vent’anni meno di te che avevamo fretta e scalpitavamo: “””HO SPESO UNA VITA BATTENDOMI PER COSE ESSENZIALI: IL DIRITTO DI MANGIARE, CRESCERE, ISTRUIRSI, CURARSI, ESSERE CREATIVI NEL PROPRIO LAVORO. MA LA MIA BIOGRAFIA, COME QUELLA DI TANTI COMPAGNI, DIMOSTRA CHE NON ABBIAMO AVUTO UNA VERA DISTANZA CRITICA DALLA VIOLENZA. E’ VENUTO IL MOMENTO DI AFFERMARLA”””.
Forse non sei stato del tutto soddisfatto ma sappi, compagno Ingrao, che questo mio augurio per il tuo compleanno vuole anche o soprattutto dirti che, per quanto mi riguarda, lo hai fatto e come se lo hai fatto!
Lo hai fatto anche nel momento più drammatico per te e per tutti noi, in quel Congresso straordinario che ha segnato per molti di noi il principio della fine politica, quando con le lacrime agli occhi, in un silenzio surreale hai pronunciato, insieme a molte altre, poche taglienti parole:”””NON MI AVETE CONVINTO !””” .
L’augurio più caro, compagno e maestro, per il tuo compleanno ed un forte, fortissimo abbraccio.
Un uomo unico e dall’eccezionale visione politica! Grande “zio” Pietro: augurissimi per un felicissimo giorno del “secolo”!
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Grazie, Ciccius, per questo augurio a Pietro Ingrao che è stato un faro nella mia maturazione politica, un uomo dalle eccezionali doti culturali e umane. Dal XIX congresso straordinario del Pci, non ci siamo più visti ma, indirettamente, ho sempre avuto sue notizie. Osv.
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L’ha ribloggato su PROFUMO DI DEMOCRAZIA E LIBERTA'.
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