Risparmio idrico.
Per risparmiare sull’elettricità: lampadine di nuova generazione e luci LED! Per risparmiare sul gas: caldaie di nuova generazione a condensazione! E il risparmio idrico? Beh, è un casino se si vive in un appartamento in affitto e senza balconi. Addio raccolta acqua piovana, addio lavori di rifacimento dell’impianto, addio recupero acque grigie per l’irrigazione, addio fitodepurazione, addio wc a secco.
Spulciando su internet si pescano migliaia di decaloghi del risparmio idrico che aiutano a vagliare tutte le possibilità in casa per ridurre i consumi. Ne riporto due: quello di Legambiente e un pdf scaricabile della Federparchi.
Andando per esclusione ed ispirazione, l’unica che mi è venuta è stata la raccolta dell’acqua grigia direttamente dai lavandini per uso gabinetto e irrigazione piante. Risparmio: 1 metro cubo al mese a persona. Da sei m3 a persona a mese siamo scesi a cinque.
Altra idea: sostituzione del meccanismo di scarico con quello a doppio flusso. Risparmio? Difficile misurarlo dalla bolletta. Poco comunque, molto meno di quello che dicono i decaloghi: la cifra di 20.000 litri all’anno, cioè 20 m3 non è realista. Nel nostro caso, sarà perché in casa siamo già accorti al consumo d’acqua, il massimo che risparmiamo così è 6 m3 all’anno.
Difetti: questo prodotto è in plastica, costa piu di 20Euro (equivalente al risparmio di 3-6 mesi) e si rompe facilmente.
Io l’ho modificato affinché una delle due leve scarichi solo finquando si mantiene premuto il pultante. Così è più gestibile.
Sapone per il corpo.
Ho seguito insieme a mia moglie un corso di saponificazione organizzato dal consorzio civico per il riciclo e la gesitone ambientale, una buona inziativa sponsorizzata dal comune. Abbiamo imparato a fare diversi tipi di sapone, saponetta classica, sapone per il corpo, sapone per il viso e sapone per la lavatrice.
Per ora ho messo in pratica una delle ricette ottenendo la classica saponetta per le mani. Il metodo è quello a freddo. Un ingrediente veramente speciale.. lo dico?… è il sale: fa venire il sapone di colore bianco! (ricetta di Ciudad Real)
Sapone per i piatti, piccolo Vademecum
Ho imparato innanzitutto a lavare con il sapone solo quello che è unto veramente. E ripenso a prima quanto sprecavo! Il fatto è che la nostra è la cultura della fretta. L’acqua diluisce e sgrassa quasi ogni cosa: zucchero, miele, uova, latte, caffè, amido, sughi vari non oliati. Praticamente solo pesce, fritture, carni e grasso rimane da trattare!
Primo accorgimento perciò: separo le pentole unte da tutto il resto. Il “resto” spesso costituisce più della metà della montagna iniziale. Via con una sciacquata perciò bicchieri, roba della colazione, tazze, tazzine varie e coltelli usati per la frutta.
Secondo accorgimento: eliminare dalla propria cucina i contenitori di plastica, impossibili da sgrassare! Tra l’altro le plastiche sono cancerogene. Il Pyrex o l’Arcopal ne prenderanno il posto.
Il mio sapone per i piatti preferito è l’acqua della pasta. Sgrassa meglio di qualsiasi sapone chimico, è già tiepida al momento dell’uso e non attacca la pelle (è amido), non ha bisogno necessariamente di risciacquo. Insomma, cosa vuoi di più dalla vita?
Al secondo posto c’è la limonata calda. Mezzo limone spremuto basta per due persone. Lascio il tutto in ammollo, poi sgrasso con una spugna abrasiva normale ma ancora meglio con lo stesso mezzo limone usato al rovescio. In tutto questo l’acqua deve essere sempre calda: sia al lavaggio che al risciacquo.
Il risciacquo ho imparato a non farlo con l’acqua corrente: riempio una tinozza e sciacquo tutto lì. Consiglio di aggiungere quello che rimane della scorza di limone: fa venire i piatti profumati.
Il terzo metodo per lavare è acqua calda e basta! Non mi credete? Scaldarla fino a 40° e poi provare a sgrassare con una spugna abrasiva: si possono lavare in questo modo però solo i grassi vegetali (quelli animali puzzano troppo per limitarsi a usare acqua). Se l’acqua è dura (calcarea) non sgrasserà. Provare ad aggiungere bicarbonato di sodio. Il bicarbonato è alcalino quindi non va usato insieme al limone altrimenti si perde qualsiasi efficacia. Intendo dire: il metodo 3 e il metodo 2 non possono usarsi insieme.
Io con questo metodo lavo bene solo ceramica e vetro.
Piccola classifica in ordine crescente di tenacia dei materiali e il miglior modo per sgrasssarli:
1- Vetro, ceramica –> acqua calda con bicarbonato, oppure limonata calda
2- Metallo, teflon (antiaderente) –> acqua della pasta
3- Plastica –> acqua della pasta e mooolto olio di gomito!
Il legno (es. cucchiaie, forchettoni, taglieri) è una cosa a parte: una spugna imbevuta di acqua della pasta va benissimo, senza lasciarli in ammollo col resto. Evito qualsiasi contatto con saponi chimici data la porosità del legno.
Ultima cosa, con il limone si dovrebbero usare i guanti (il limone contiene acido citrico al 5%) e inoltre credo che non funzioni così bene con acqua dura (cioè calcarea). Provare.
Pulizie domestiche, magico bicarbonato di sodio
La regola che mi sto dando è:
Per sgrassare usare aceto (o limone),
Per scrostare usare il bicarbonato di sodio.
Il bocarbonato è ormai onnipresente in casa per una moltitudine di usi. Giornalmente lo utilizzo:
1- per scrostare i pezzi del bagno (come se fosse la polvere di CIF);
2- lavare il pavimento dei bagni (non sono ingrassati ma incrostati, quindi ok);
3- deodorante per le ascelle (elimina gli odori di sudore);
4- bucato delle magliette sudate (ma non macchiate), stesso motivo di sopra;
5- lavare le verdure e la frutta;
6- nella lavatrice e nella lavastoviglie come anticalcare;
7- nel frigo, nella scarpiera e sotto il lavandino come antiodore;
8- come digestivo aggiungendolo ad un po’ di limone (viene fuori il citrato di sodio);
9- come lievito quando facciamo i biscotti duri (li chiamano cantuccini?);
10- come dentifricio 2 volte a settimana (usato di più potrebbe essere abrasivo sullo smalto);
11- nel pediluvio e nella vasca per il bagno (questo l’ha provato solo mia moglie).
Ammazza, undici usi.. Utile no? A questo link è disponibile una guida (sponsorizzata ma veritiera) per approfondire.
Last but not least: comprare quello generico invece che quello di marca: io lo pago 2 euro al chilo.
[…] domestica, un vaso di basilico coltivato sul davanzale, una conserva in casa, un po’ di risparmio domestico, un’aquisto di pannolini lavabili. Ed è fatto. Il vostro mondo è […]
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