Finalmente Rai 1 ci libera da Ti lascio una canzone

Caro direttore di Rai 1 Giancarlo Leone, sono stato lontano dalla tv e dal web per due mesi e mi ritrovo con Lord Lucas di Tv Blog (blogger che stimo) che tesse un elogio sperticato della professionalità di Antonella Clerici votata al sacrificio aziendale come una kamikaze contro la corazzata Maria De Filippi, “maltrattata” dalla Rai che non l’ha protetta adeguatamente e che quando lei se n’è lamentata l’ha multata.

Lord Lucas di Tv Blog si è fatto talmente prendere dalla sua adorazione per la professionalità di Antonella Clerici al punto che ha esaltato gli ascolti della finale di Ti lascio una canzone:

“Antonella Clerici senza la De Filippi e ospiti di grido ha chiuso alla grande: 4 milioni e il 18%. Quindi non è Ti lascio a essere bollito”.

Sarebbe questo il dato che dimostra che Ti lascio una canzone non è bollito? A me sembra stracotto visto il confronto con gli ascolti del mix di Tu si que vales (copio e incollo da ufficiostampa.rai.it):

TI LASCIO UNA CANZONE-FINALE
spettatori
4013milioni
share
18.69%

L’ALBUM DI TU SI QUE VALES
spettatori: 3269milioni
share: 17.16%

Caro direttore di Rai 1 Giancarlo Leone, mi scrive Lord Lucas su twitter

“La Clerici non è mai stata autrice, si è sempre (af)fidata subendo a volte gruppi autorali bolliti. Io difendo questo”.

Replico che i conduttori top vengono considerati tali quando fanno la differenza nonostante gli eventuali limiti del format e degli autori. L’ultima volta che Antonella Clerici ha inciso su un programma è stata quando ha condotto con successo il Festival di Sanremo (come sottolineato da Lord Lucas nel suo post su Tv Blog). Se è vero che i due più recenti flop di Rai 1 condotti da Antonella Clerici, E’ stato solo un flirt e Senza parole, avevano dei grandi limiti autorali, è vero che Antonella Clerici ha avuto la presunzione di condurli. La storiella che si sarebbe “sacrificata” per l’Azienda è ridicola. Il pane quotidiano di una conduttrice top è di misurarsi con le scelte aziendali e con le sfide più difficili per battere la concorrenza. Altrimenti non sei una conduttrice top. E ormai Antonella Clerici è una conduttrice top solo a mezzogiorno con La prova del cuoco. La stessa Clerici dovrebbe rendersene conto e finire la sua carriera tra i fornelli. Caro direttore di Rai 1 Giancarlo Leone, eppure sabato scorso Antonella Clerici una gioia me l’ha data. Ha “annunciato” la fine per sempre di Ti lascio una canzone:

“Volevo ringraziare tutti, di solito non faccio mai nomi perché poi mi dimentico sempre qualcuno. Però volevo dirvi questo. Io non so se ci sarà un’altra edizione di questo programma, per tanti motivi che naturalmente non dipendono da me. Però noi abbiamo passato insieme con tanti bambini come voi, 8 anni straordinari e io questo programma come tutti voi bambini di questa edizione e di tutte le altre 8 le porterò sempre con me. Sempre. Ovunque vada. Lo so che è il momento delle lacrime ma è un momento delle lacrime di gioia”.

Caro direttore di Rai 1 Giancarlo Leone, per me Ti lascio una canzone non è bollito da oggi; è bollito dal 2012! L’ho sempre considerato un brutto programma con quei piccoli mostri di bravura come protagonisti e con il pianto della bambina Caterina per me ha raggiunto il suo livello più basso. Se finalmente, dopo 8 edizioni, è arrivato il momento di cancellare questo format dalla rete ammiraglia della Rai, posso solo esclamare Alleluia!

2 risposte a "Finalmente Rai 1 ci libera da Ti lascio una canzone"

  1. gharlic 30 novembre 2015 / 16:46

    Dio del cielo ora so che esisti! Un programma orrendo, fin dalla prima edizione, che ci ha lasciato in dote quei tre tenorini che, incredibilmente, impazzano su tutte le radio.
    Apprezzamento per Baudo quando scrisse anni fa che avrebbe buttato il televisore se avesse rivisto in TV quelle “scimmiette ammaestrate”. Vero. Scimmiette ammaestrate, a cantare canzoni ammiccanti con gestualità ammiccanti che non sono naturali per un bambino. Ma al di là di questo: un carrozzone squallido riempimento di tempo libero di tanti poveracci che in TV oramai non fanno altro che comparsate. E, peggio ancora, bieco passatempo per pensionati che godono a risentire le canzoni della loro gioventù cantate da virtualizzazioni dei loro nipoti.
    Raiuno sarà una rete migliore… fino al prossimo orribile format. 😀

    • akio 30 novembre 2015 / 16:59

      Un vero baraccone dei sentimenti. Pessimo.

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