“Cessione del credito? Una volta sola”. Cosa può cambiare sul Superbonus

Alessandro Ferro

Per evitare nuove truffe tramite il Superbonus, il governo ha ipotizzato di limitare la cessione dei crediti: si potrà fare soltanto una volta.

Ecco l’ipotesi

È ancora soltanto un’ipotesi ma i costruttori sono molto preoccupati: l’Ance e le organizzazioni artigiane gridano in coro “basta modifiche”. La bozza del decreto Sostegni, infatti, contiene la possibilità di modificare il capitolo che riguarda le frodi sui bonus edilizi, Superbonus compreso. I crediti che, al 7 febbraio, saranno già oggetto di cessione potranno procedere con un’altra. Come scrive l’Ansa, i contratti che violeranno le nuove norme saranno considerati nulli.

“Basta con i cambiamenti”

“L’ennesima modifica alle misure in corso, con il limite alla cessione dei crediti, rischia di bloccare le imprese e penalizzare le famiglie più bisognose. Non è così che si fermano le frodi”, commentano dall’Ance. “Basta con i continui cambiamenti. L’incertezza delle regole, anche con provvedimenti retroattivi, scoraggia il mercato e le imprese più serie”, afferma il presidente, Gabriele Buia. “Giusto l’obiettivo di contrastare le frodi”, sottolinea Buia, “ma non si possono colpire continuamente migliaia di cittadini e di imprese corrette impegnate in interventi di riqualificazione energetica e sismica, che ora dovranno necessariamente rivedere le condizioni contrattuali con i proprietari, generando migliaia di contenziosi e un blocco del mercato”.

“Incertezza sul mercato”

Dello stesso parere anche Marco Granelli, presidente di Confartigianato, il quale sottolinea infatti come “le continue modifiche creano incertezza sul mercato con l’effetto di bloccare le operazioni, anche quelle che non presentano profili patologici”. Limitare ad una sola cessione il trasferimento dei crediti, potrebbe provocare un rallentamento delle operazioni di acquisto anche da parte degli operatori finanziari ormai prossimi “al raggiungimento della loro capacità di ‘assorbimentò in compensazione dei crediti stessi”.

Come cambia il Superbonus 2022

Come ci siamo occupati sul Giornale.it, l’agevolazione è stata prorogata per altri due anni e sarà in vigore fino al 2023: dopodiché, come riporta il Corriere, nel 2024 l’aliquota scenderà al 70% e nel 2025 al 65%. Quel che più importa, comunque, riguarda l’agevolazione per chi decide di eseguire coibentazioni (cappotti termici), rinnovare gli impianti di riscaldamento e intervenire sulle parti strutturali. In tutti questi casi, si può tentare utilizzare il Superbonus per il miglioramento energetico o antisismico prorogato al 110% fino alla fine del 2023.

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