M5S, il voto di Rousseau sull’Emilia: un colpo a Di Maio e al governo

di Paolo Foschi

Il Movimento 5 Stelle annuncia che correrà da solo alle Regionali. La consultazione di ieri fra gli iscritti alla piattaforma Rousseau ha assestato un pericoloso scossone all’alleanza di governo con il Pd e alla leadership di Luigi Di Maio. La base ha infatti bocciato la proposta del capo politico di «una pausa elettorale fino a marzo per preparare gli Stati Generali evitando di partecipare alle elezioni di gennaio in Emilia-Romagna e Calabria». Il 70,6% per cento ha detto «no», a favore si è espresso il restante 20,4%. Bassa l’affluenza: hanno votato 27.273 aventi diritto su 125.018, chiaro segnale di disaffezione. Dopo il flop in Umbria, dunque, stavolta sembra saltare l’intesa con i dem.

Luigi Di Maio, a urne elettroniche ancora aperte, aveva ammesso «il momento di difficoltà». Diffusi i risultati si è invece mostrato sorridente, tanto che sui social qualcuno ha insinuato che in cuor suo avesse sperato nella vittoria del «no» per spingere verso la rottura con lo scomodo alleato democratico. «Il M5s è la terza via. È una alternativa alle due forze politiche tradizionali della destra e della sinistra» ha poi commentato uscendo da Palazzo Chigi.

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