Si spegne a tempo quasi scaduto il sogno del Catania: nella gara di ritorno dei quarti playoff gli etnei subiscono la rimonta dell’Avellino e vengono eliminati.

Grande rammarico per i rossazzurri, che avevano chiuso il primo tempo in vantaggio di una rete, così come nella gara d’andata.

Il gol dello 0-1 era stato di Cianci, che aveva anticipato Frascatore sul primo palo. Nella ripresa il “ribaltone” dei lupi, con i sigilli di Liotti – gran gol all’incrocio dei pali dopo respinta di Furlan – e di D’Ausilio, a segno a 7 minuti dal 90esimo. Cinque i minuti di recupero, ma il risultato premia i padroni di casa per 2-1.

💪 SIAMO ANCHE SU GOOGLE NEWS! Seguici cliccando QUI! 🖋

🖋 CONTINUA A LEGGERE su Teleone.it

🟢 LA “CARICA” DEI 500MILA: seguici su FACEBOOK! 📲

🎥 GUARDA TUTTI I VIDEO! – CLICCA QUI 📲

(www.teleone.it)

Moris Carrozzieri, ex “gladiatore” difensivo del Palermo, ha espresso perplessità dopo le parole del capitano rosanero Matteo Brunori, nel postpartita di Venezia.

“Giocare a Palermo è più difficile”, ha dichiarato, fra le altre cose, l’attaccante e capocannoniere alla fine della gara del Penzo. “Voglio capire – ha scritto l’ex difensore, in risposta attraverso i social network – perché é difficile. Te lo dico io: perché non avete le p…”. (foto sotto)

L’ex difensore, nell’organico di Delio Rossi ai tempi d’oro della finale di Coppa Italia, prosegue e commenta: “Giocare davanti a 40mila tifosi, invece di caricarvi, vi piangete addosso, è questo il motivo. Siate uomini prima di calciatori, e soprattutto rispettate i tifosi e la maglia che indossate. Quando andate a firmare in sede sapete in che piazza andata a giocare. E mi fermo qui. Palermo nel cuore“.

💪 SIAMO ANCHE SU GOOGLE NEWS! Seguici cliccando QUI! 🖋

🖋 CONTINUA A LEGGERE su Teleone.it

🟢 LA “CARICA” DEI 500MILA: seguici su FACEBOOK! 📲

(www.teleone.it)

I rossazzurri sono pronti per il grande esame di Avellino. Dopo l’allenamento di rifinitura, prima della partenza per la Campania, ha parlato il tecnico Michele Zeoli, ai microfoni del club etneo. “Ce la andiamo a giocare – ha detto – il morale è alto e i ragazzi sanno che che sarà un altro tipo di partita e noi dovremo essere pronti a ribattere colpo su colpo, sapendo che ci sarà il momento di soffrire e di provare a fare male all’avversario”.

LEGGI ANCHE: Cianci, gran gol all’Avellino: boato al Massimino, Catania sogna la semifinale playoff

“Giocare 4 partite in 11 giorni porta a degli affaticamenti, domani prenderemo delle decisioni in alcuni ruoli. E’ una partita importante, la stiamo studiando anche sui cambi perché tante situazioni vengono a mutare con riferimento al minutaggio, ci sono calciatori che hanno giocato tanto, affaticati, possono darci una mano probabilmente nel secondo tempo. La formazione la decido all’ultimo, ad oggi ci sono 2-3 dubbi importanti”.

“Ai ragazzi ho detto di sentirsi liberi, tranquilli – ha proseguito Zeoli -, di non farsi influenzare da un ambiente caldo, fermo restando che qui ci sono giocatori che hanno fatto anche categorie importanti. Non dobbiamo andare lì pensando solo e soltanto ad una cosa. Se vogliamo essere ambiziosi dobbiamo superare ostacoli importanti come l’Avellino e l’ambiente di Avellino”.

La sfida del Partenio inizierà alle 20.30, con diretta tv su Sky (per abbonati), gratis e in chiaro su Sestarete TV (solo in Sicilia). (foto Catania fc)

💪 SIAMO ANCHE SU GOOGLE NEWS! Seguici cliccando QUI! 🖋

🖋 CONTINUA A LEGGERE su Teleone.it

🟢 LA “CARICA” DEI 500MILA: seguici su FACEBOOK! 📲

🎥 GUARDA TUTTI I VIDEO! – CLICCA QUI 📲

💪 I più cliccati negli ultimi giorni

• Lacrime nel Casertano, tragica notte di incidenti: morti 4 giovanissimi
• Palermo, travolta da un’auto mentre attraversa la strada: muore a 32 anni
• Scuolabus in gita sbanda e finisce contro auto e moto: almeno 11 morti in Indonesia
• Terribile schianto a Misilmeri: muore 57enne, grave una ragazza di 25 anni
• Si appartano in chiesa e fanno sesso: si fermano quando arriva la polizia
• Tenta di molestare bimba di 5 anni: Palermo, quartiere Zen2 tenta linciaggio
• Figlia di poliziotto e moglie di carabiniere: Marsala, donna viene arrestata per droga
• Eruzione solare, si rischia la peggior tempesta geomagnetica degli ultimi 165 anni
• Santa Flavia, trovato morto uomo di 50 anni: è giallo, le indagini
• Morte sul lavoro a Salemi, Schlein: “In Sicilia necessario assumere più ispettori”
• Un fulmine lo colpisce: muore un ragazzo di 17 anni in provincia di Bari
• Meteo, la Sicilia pronta a temperature di fuoco: “Attesi fino a 37 gradi”
• Mostra la pistola ad un’amica, sparo lo colpisce al cuore: poliziotto muore a 22 anni

(www.teleone.it)

Quel pizzico di speranza è evaporato dopo un pizzico di partita. Per il Palermo è subito game over, con il sogno Serie A che viene rimandato alla prossima stagione. I rosa affondano in laguna (2-1), dove il Venezia sorride ancora – bissato il successo del Barbera – e accede alla finale per la promozione nella massima serie.

L’ultimo della stagione è ancora un Palermo piccolo, fragile e confuso già in partenza, con gli uomini di Vanoli che mettono le cose in chiaro in quattro tocchi, o poco più. Troppo grande, anche in questo caso, la differenza fra le due compagini. Da domani, nelle stanze del City Group, si volta totalmente pagina.

Nel match del Penzo, si può dire, è già l’inizio  del Venezia a scrivere la parola “fine” per il Palermo. I padroni di casa non devono nemmeno faticare per compiere il 90 per cento dell’opera. Tessmann guarda l’obiettivo dall’esterno dell’area e batte Pigliacelli, in ritardo sul tuffo.

L’1-0 è l’ennesima rappresentazione in “fotocopia” degli errori di stagione. Dopo il colpo più duro in avvio, i rosa sudano parecchio a riprender campo e imbastire una reazione. L’unico sussulto è un gran colpo di testa di Segre, stoppato da una splendida respinta del numero uno ospite. Ma i veneti viaggiano a velocità superiore, e prima del riposo è Candela a spegnere definitivamente il discorso. La difesa va a farfalle, i verdeneroarancio sotto la curva. È la festa del raddoppio.

Il secondo tempo è un po’ una triste passerella per il Palermo, con Mignani che mischia le carte in avanti (out anche uno  stanco Brunori) e il Venezia che di tanto in tanto si spinge verso Pigliacelli. A una manciata di minuti dalla fine Traorè accorcia il gap con la prima esultanza in maglia rosa. Poi, il boato del Penzo ed il triplice fischio che archivia il secondo campionato targato City.

(www.teleone.it)