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News e Focus

Muore a 11 anni per la sfida “chroming” su Tiktok: la scoperta della nonna

La tragedia, l’ennesima, legata ad una sfida sui social network. Un bimbo di appena 11 anni e la scoperta della nonna

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Ancora una volta, una tragedia legata a TikTok, con una sfida – chiamata Chroming – che ha provocato la morte di un bimbo di 11 anni.

La denuncia arriva dalla famiglia di Tommie-lee Gracie Billington. Il ragazzino è morto sabato dopo essere stato trovato privo di sensi a casa di un amico a Greenset Close, Lancaster, in Inghilterra. E’ stata sua nonna a raccontare la devastante perdita ed associarla a una nuova pericolosa sfida online.

E’ accaduto tutto sabato, e la morte è stata considerata “inspiegabile”, oltre ad essere ancora oggetto di indagine, come ha sottolineato la polizia del Lancashire.

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La nonna del bimbo, Tina Burns, ha detto al giornale locale The Lancashire Post: “Vogliamo sapere perché e far conoscere ai media ciò che ha ucciso mio nipote. È morto sul colpo dopo un pigiama party a casa di un amico. I ragazzi avevano provato la mania di TikTok “chroming”. Tommie-lee è andato immediatamente in arresto cardiaco ed è morto sul posto. L’ospedale ha fatto di tutto per cercare di rianimarlo ma niente ha funzionato”.

Il chroming è l’atto di inalare una sostanza chimica tossica come vernice, solvente, bombolette spray, colla, prodotti per la pulizia o benzina per un effetto a breve termine. L’atto pericoloso può essere estremamente pericoloso e portare ad attacchi cardiaci o soffocamento e danni permanenti al fegato, al cervello e ai reni.

La signora Burns ha condiviso su Facebook: “Non ho mai sentito un dolore come questo. È solo che ti amo così tanto. Tesoro mio, sarai per sempre nel mio cuore. Mi assicurerò al meglio delle mie capacità che il tuo nome e il tuo bel viso diventino la ragione per cui le vite di altri bambini saranno salvate e altre famiglie non dovranno soffrire questo profondo, profondo dolore”.

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Sbatte tappeto e perde l’equilibrio: cade dal quarto piano, muore a 60 anni

Nonostante i rapidi soccorsi l’uomo è deceduto poco dopo l’arrivo dei medici

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A Tai di Cadore, in provincia di Belluno, un tragico incidente ha portato alla morte di un uomo di 60 anni, Giovanni Unterberger (foto).

Mentre sbatteva il tappeto della sua sala dal terrazzo, l’uomo ha perso l’equilibrio a causa del peso ed è precipitato dal quarto piano, compiendo un volo di 12 metri.

Nonostante i rapidi soccorsi dei vicini, che hanno immediatamente chiamato l’ambulanza, l’uomo è deceduto poco dopo l’arrivo dei medici a causa dei gravi politraumi riportati nella caduta. La comunità locale è sconvolta da questa improvvisa tragedia.

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Il cognato le spara dopo lite in famiglia: Brindisi, Irene muore a 47 anni

È stato arrestato con l’accusa di omicidio volontario e porto abusivo di arma da fuoco Adamo Sardella, di 55 anni

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Non c’è stato nulla da fare per salvarle la vita: è morta Irene Margherito, la 47enne di Brindisi colpita alla testa da un proiettile durante una lite familiare domenica pomeriggio sulla complanare tra Mesagne e Brindisi. È stato arrestato con l’accusa di omicidio volontario e porto abusivo di arma da fuoco il cognato, Adamo Sardella, di 55 anni.

Irene ha lottato per ore nel reparto di rianimazione dell’ospedale Perrino di Brindisi, dove era arrivata in condizioni gravissime. Colpita da un proiettile di pistola calibro 7,65, le sue condizioni erano apparse subito disperate. Nonostante gli sforzi dei medici, alle 15 di lunedì è stata dichiarata la morte encefalica e sei ore dopo è avvenuto il decesso.

Questa tragica lite familiare ha lasciato due ragazzi senza madre. In un ultimo gesto di altruismo, Irene aveva espresso il desiderio di donare i suoi organi, volontà confermata dalla famiglia.

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Il pubblico ministero Paola Palumbo, insieme ai poliziotti di Mesagne e alla squadra mobile di Brindisi, sta coordinando le indagini per ricostruire i drammatici eventi di domenica.

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Riecco l’aurora boreale: “Tornerà visibile ancora in Europa, ecco quando”

Le regioni di macchie solari si orienteranno nuovamente verso la Terra tra 10 e 12 giorni: ecco cosa affermano gli esperti

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I meteorologi spaziali anticipano che l’aurora boreale potrebbe presto diventare nuovamente visibile in alcune aree dell’Europa. Questa previsione segue una recente tempesta geomagnetica estrema che ha permesso di osservare le aurore nel Regno Unito e in parti dell’Europa.

LEGGI ANCHE: L’aurora boreale visibile anche in Sicilia: “Gigantesche macchie solari”, i dettagli

Le regioni di macchie solari, attualmente in una fase attiva del ciclo solare undecennale, si orienteranno nuovamente verso la Terra tra 10 e 12 giorni. Il Met Office suggerisce che ciò potrebbe innescare ulteriori tempeste geomagnetiche.

“La regione delle macchie solari si posizionerà di nuovo verso la parte del sole che fronteggia la Terra. Siamo nel periodo di massimo solare e stiamo registrando un numero crescente di macchie solari. Un incremento delle macchie solari porta a un aumento della frequenza degli eventi meteorologici spaziali e, di conseguenza, delle aurore”, ha affermato Krista Hammond del Met Office.

Anche i brillamenti solari di minore entità possono generare aurore, specialmente nelle regioni settentrionali del Regno Unito come Scozia, Irlanda del Nord e Inghilterra settentrionale, sebbene sia improbabile che siano intensi come quelli osservati quest’anno in tali aree.

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Neonata trovata morta in uno zaino, vicino a traghetto per la Sicilia: la madre è una 13enne

La giovane è stata ricoverata in ospedale a causa di una setticemia, conseguenza del parto avvenuto lo scorso fine settimana

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È stata rintracciata la madre della neonata trovata morta domenica in uno zaino abbandonato tra gli scogli a Villa San Giovanni, vicino agli imbarcaderi per la Sicilia. La madre è una tredicenne italiana, individuata dai carabinieri e dalla squadra mobile di Reggio Calabria nell’abitazione dei genitori a Villa San Giovanni. La giovane è stata ricoverata in ospedale a causa di una setticemia, conseguenza del parto avvenuto lo scorso fine settimana.

LEGGI ANCHE: Tragica scoperta a Villa San Giovanni: neonata morta trovata dentro una busta

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica e dalla Procura per i minorenni, sono in corso per chiarire le circostanze del parto. Al momento, inquirenti e investigatori mantengono il riserbo sui dettagli della vicenda, ma è noto che la ragazza proviene da un contesto familiare particolarmente degradato.

Oggi sarà disposta l’autopsia sul corpo della neonata per determinare se la piccola fosse già morta al momento del parto o se il decesso sia avvenuto successivamente, e per identificare le cause della morte. Polizia e carabinieri stanno lavorando per ricostruire l’intero quadro delle responsabilità connesse a questa tragica vicenda.

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