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Cronaca

Accordo con lo Stato, Schifani: “Manovra 2024 da 800 milioni, una svolta”

Norme per il contrasto alla disoccupazione “con misure senza precedenti per le assunzioni a tempo indeterminato

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Sarà una Manovra finanziaria – quella approvata in giunta regionale, e che sarà trasmessa all’Assemblea regionale – che ammonta a circa 800 milioni di euro. Così come dichiarato dal presidente della Regione, Renato Schifani, che l’ha presentata assieme all’assessore all’Economia Marco Falcone, la legge di stabilità 2024 rappresenta “una svolta”.

“La definisco la vera e propria finanziaria del governo Schifani perché l’anno scorso, per una questione di tempi stretti e limitate disponibilità finanziarie abbiamo dovuto varare una manovra avvalendoci di fondi statali Fsc in parte poi impugnati – ha detto Schifani – Questa finanziaria invece poggia totalmente su fondi regionali e quindi ci mettiamo al riparo da impugnative sotto il profilo delle coperture”.

“Ringrazio – ha sottolineato il governatore – per l’impegno l’assessore Marco Falcone, lavoratore h24, persona di grande competenza e lealtà”. (continua sotto)

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Schifani ha poi evidenziato l’importanza dell’accordo raggiunto con lo Stato. “Tanti governi ci avevano provato senza riuscirci – ha sottolineato – Noi grazie alla concertazione col governo Meloni siamo riusciti a raggiungere un risultato quasi storico. Quest’anno abbiamo avuto 300 milioni, per l’anno prossimo la cifra è di 350 milioni e via via aumenterà fino a 600 milioni, fino al 2030, pari alla somma del maggiore contributo a carico della Regione alla spesa sanitaria”.

Il presidente della Regione ha poi parlato di una manovra “con una chiara impronta politica” e ha citato la norma per il contrasto alla disoccupazione “con misure senza precedenti per le assunzioni a tempo indeterminato, incentivando anche i giovani che hanno dovuto lasciare la Sicilia a rientrare”.

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Cronaca

Accordo su fondo di sviluppo e coesione: Palermo, la firma Meloni-Schifani al “Massimo”

Finanziati quasi 600 interventi fra ambiente, risorse naturali, infrastrutture, ospedali, scuola e sport

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“Sono molto contenta della firma di questo accordo che considero particolarmente significativo e particolarmente strategico tra il Governo italiano e la Regione Siciliana, è una grande occasione”.

Sono le parole della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante la cerimonia per la firma dell’accordo per lo sviluppo e la coesione tra il governo e la Regione Siciliana al teatro Massimo di Palermo.

Finanziati quasi 600 interventi fra ambiente, risorse naturali, infrastrutture, ospedali, scuola e sport. Per il settore dei trasporti e della mobilità previsti 156 progetti e 1 miliardo di euro dedicato a strade, ferrovie, aeroporti, porti e demanio e mobilità urbana.

L’aeroporto Fontanarossa di Catania potrà contare su oltre trenta milioni, quattordici per il Falcone e Borsellino di Palermo. E poi 655 milioni di euro per le strade, 132 per la metropolitana di Catania e la nuova fermata di Carini. Quasi 400 milioni per l’edilizia sanitaria, gli impianti sportivi e le sedi di enti statali. “Se aggiungiamo ulteriori finanziamenti messi da Comuni, Regione e altri fondi dello Stato, ci sono – ha aggiunto Meloni, a Palermo – altri 2,9 miliardi di euro per una mole complessiva di quasi 10 miliardi”. (foto Giuffrè: Meloni sul palco con i sindaci)

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Cronaca

Giallo Onorato, la Procura di Palermo apre indagine per omicidio

Un fascicolo di indagine per omicidio è stato aperto dalla Procura di Palermo in merito alla morte di Angelo Onorato, l’imprenditore palermitano, marito dell’eurodeputata Francesca Donato, trovato sabato scorso senza vita a bordo della sua auto con una fascetta stretta al collo. LEGGI ANCHE: Onorato, la moglie: “Basta speculazioni sulla morte di mio marito” L’iscrizione […]

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Un fascicolo di indagine per omicidio è stato aperto dalla Procura di Palermo in merito alla morte di Angelo Onorato, l’imprenditore palermitano, marito dell’eurodeputata Francesca Donato, trovato sabato scorso senza vita a bordo della sua auto con una fascetta stretta al collo.

LEGGI ANCHE: Onorato, la moglie: “Basta speculazioni sulla morte di mio marito

L’iscrizione per omicidio, si apprende da ambienti giudiziari, è un atto dovuto vista la necessità di compiere gli accertamenti, alcuni irripetibili, come l’autopsia. Anche se la Procura non esclude la pista del suicidio, ipotesi respinta dai familiari convinti che l’uomo sia stato ucciso.

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Cronaca

Alternativa Popolare a Palermo, Alaimo: “Manifesto dell’Italia Europa”

Palermo è stata teatro di una manifestazione significativa, organizzata da Alternativa Popolare per sottolineare la presenza e l’importanza del movimento sul territorio. L’evento ha visto la partecipazione di numerosi cittadini e sostenitori, uniti dalla convinzione che l’Europa sia fondamentale per il futuro dell’Italia. “Partecipare alle elezioni europee non è solo importante, è indispensabile,” ha dichiarato […]

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Palermo è stata teatro di una manifestazione significativa, organizzata da Alternativa Popolare per sottolineare la presenza e l’importanza del movimento sul territorio. L’evento ha visto la partecipazione di numerosi cittadini e sostenitori, uniti dalla convinzione che l’Europa sia fondamentale per il futuro dell’Italia.

“Partecipare alle elezioni europee non è solo importante, è indispensabile,” ha dichiarato Alfonso Alaimo, coordinatore regionale di Alternativa Popolare e candidato alle prossime elezioni europee.

“Dobbiamo far capire ai cittadini che oggi nulla si realizza senza l’Europa. Anche le leggi di bilancio nazionali, prima di essere approvate, devono passare per il vaglio europeo. L’Europa è l’unico ente regolatore delle nostre vite come comunità. Che si tratti di pesca, turismo, agricoltura o energie rinnovabili, l’Europa rappresenta l’unica via.”
Alaimo ha ribadito la sua ferma opposizione all’idea di Italexit, definendola “impensabile”.

“L’Europa è la strada maestra e Alternativa Popolare ha una visione chiara su come vivere all’interno di questa grande famiglia europea. La nostra ricetta per un’Italia più forte nel contesto europeo include la creazione di un esercito europeo, che ci possa garantire indipendenza e autonomia per difenderci, non per attaccare. Siamo assolutamente per la pace, ma è essenziale avere la capacità di difenderci in caso di necessità”.

Il coordinatore regionale ha inoltre proposto l’istituzione di un Ministero degli Esteri europeo, per permettere all’Europa di parlare con una voce sola sul palcoscenico mondiale. “Non è più accettabile avere 27 nazioni che agiscono autonomamente e spesso in modo divergente. L’Europa deve diventare una nazione unica”.

Alaimo ha poi affrontato la questione della soglia di sbarramento del 4%, vista da molti come un ostacolo difficile da superare. “Non dobbiamo temere la soglia del 4%. Anzi, questo rappresenta un grande stimolo. Da quando siamo stati esclusi da ogni contesto comunicativo, violando apertamente la legge sulla par condicio, il nostro presidente Paolo Alli ha fatto notare questa ingiustizia al Presidente della Repubblica. Grazie a questa denuncia, abbiamo iniziato a essere notati e sondati, e il nostro segretario Stefano Bandecchi ha cominciato a partecipare a numerosi programmi televisivi e media. Da quel momento, siamo in crescita. I sondaggi lo confermano. Non è ancora il momento di parlare di numeri concreti, ma il nostro sogno sta diventando realtà”.

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Cronaca

Palermo, droga ed estorsioni: scatta retata con 27 arresti tra Borgo Nuovo, Cep e Cruillas

Ordinanza di custodia cautelare da parte dei carabinieri, nei confronti di 27 persone indagate

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I Carabinieri di Palermo hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 27 persone indagate – a vario titolo – per detenzione e porto abusivo di armi comuni da sparo e clandestine, ricettazione, attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, furto ed estorsione.

L’indagine ha svelato la sussistenza di un sodalizio criminale, attivo nei quartieri San Giovani Apostolo – ex C.E.P., Borgo Nuovo e Cruillas, che, avendo anche la disponibilità di armi comuni da sparo di provenienza illecita e clandestine, erano dediti alla gestione di 4 piazze di spaccio, di un’attività organizzata, priva di alcuna autorizzazione, per il traffico di rifiuti e alla commissione di furti di veicoli finalizzati per lo più alle conseguenti estorsioni con il cosidetto metodo del “cavallo di ritorno”.

L’azione investigativa, portata avanti da settembre 2020 a marzo 2021, ha fatto emergere un grave quadro indiziario su un 34enne del C.E.P., all’epoca dell’indagine ristretto in regime di detenzione domiciliare e attualmente in carcere, quale figura di riferimento che, grazie agli altri indagati, sarebbe riuscito a: dirigere un’attività organizzata, priva delle autorizzazioni previste, di gestione di rifiuti, svolta con la compartecipazione di altri 5 indagati e che, oltre allo stoccaggio dei materiali raccolti illecitamente (ferro e altri metalli), ne prevedeva la lavorazione presso un terreno adiacente alla sua abitazione abusiva e il successivo trasporto effettuato tramite il titolare compiacente, raggiunto dalla misura cautelare degli arresti domiciliari, di un’azienda operante nel settore che, mettendo a disposizione i propri mezzi, consentiva la compilazione dei formulari per la successiva vendita a ditte della Sicilia e di altre regioni, impegnate nel campo edile, siderurgico e del trattamento di materiale metallico, con guadagni stimati che potevano arrivare anche a 50mila euro mensili.

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Promuovere un’associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, gestendo in prima persona il rapporto con i fornitori, emanandone le strategie operative criminali e raccogliendone i proventi illeciti stimati in circa 40mila euro su base mensile. Il gruppo era strutturato su un’organizzazione piramidale con al vertice il 34enne e alle sue dipendenze 2 figure incaricate di rifornire le 4 “piazze di spaccio” – la cui operatività era garantita da altri 5 indagati ritenuti intranei al sodalizio – con cocaina, marjuana e hashish, approvvigionate da fornitori del capoluogo – tra cui figura un indagato con precedenti riconducibili all’ambito della criminalità organizzata e in particolare alla famiglia mafiosa di Santa Maria del Gesù.
Eesercitare il controllo sul giro di furti di auto finalizzati soprattutto alla successiva richiesta estorsiva con il metodo del cd. “cavallo di ritorno”, in cui le vittime, per vedersi restituiti i veicoli sottratti, erano costretti a versare fino a 1000 euro.

Le indagini avrebbero messo in luce come alcuni cittadini dei quartieri in cui il 34enne esercitava il controllo delle attività criminali si sarebbero rivolti a lui per la risoluzione di problematiche di vita quotidiana o per avere un’intercessione a seguito del patito furto del proprio veicolo.

Il Giudice per le Indagini Preliminari ha disposto la custodia cautelare in carcere per 17 persone e la misura cautelare degli arresti domiciliari per le restanti 10. Sono stati inoltre sottoposti a sequestro preventivo, con decreto emesso dalla stessa autorità giudiziaria, l’area in cui venivano stoccati i rifiuti, adiacente all’abitazione del 34enne, e un autocarro di proprietà della ditta incaricata del trasporto del materiale lavorato. Nel corso delle indagini, si è delineata la responsabilità di tre persone all’epoca dei fatti minorenni, attivamente coinvolte nelle illecite attività ed indagati per i reati di “detenzione abusiva di armi da fuoco”, “ricettazione” e “traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti per i quali l’indagine, proseguita anche sotto il coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni, ha portato all’emissione di 3 decreti di perquisizione, eseguiti nella mattinata odierna.

La Procura per i minorenni, a seguito degli accertamenti svolti dai Carabinieri, sta valutando inoltre di adottare provvedimenti di competenza a tutela dei minori appartenenti alle famiglie degli indagati.

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