Cronaca

Il questore di Macerata ha chiuso 4 negozi di cannabis light 

cannabis light macerata 

Foto: Andreas Beck / Ritzau Scanpix / AFP

 Cannabis light

Quattro negozi di cannabis ‘light’ sono stati chiusi su disposizione del questore di Macerata, Antonio Pignataro, perché “svolgevano la loro attività in disprezzo delle norme che tutelano la salute pubblica”. Le rivendite colpite dal provvedimento si trovano a Macerata, Civitanova Marche e Tolentino. Tre erano state già colpite da un ordine di chiusura nei mesi scorsi, ma avevano riaperto, malgrado una sentenza delle sezioni unite della Cassazione che aveva vietato la vendita di prodotti contenenti Thc, il principio attivo della marijuana.

“Stiamo purtroppo assistendo”, ha detto il questore Pignataro, “a una maldestra e pervicace strategia criminale delle aziende produttrici: hanno ridotto il contenuto di infiorescenze presenti in ogni singola confezione riducendone il peso da 5 grammi a un grammo, in modo tale che il principio attivo espresso in milligrammi non superi la soglia che erroneamente viene fissata da 2,5 a 5 milligrammi, come se al di sotto di tale soglia non si parlasse di sostanza stupefacente”.

L’attività che ha portato alla chiusura dei ‘cannabis shop’, ha riferito Pignataro, è partita dalla lettera “di un papa’ e di una mamma che chiesero un incontro con me per esprimermi la loro grande preoccupazione riguardo alla facilità con cui il proprio figlio appena adolescente poteva procurarsi sostanza stupefacente in città vista l’apertura di negozi di cannabis light”. 

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