AL VIA LA SPERIMENTAZIONE DELLA PIATTAFORMA CUDE: SIA AMPLIATO L’ACCESSO AL SISTEMA – COMUNICATO 05.03.22

AL VIA LA SPERIMENTAZIONE DELLA PIATTAFORMA CUDE: SIA AMPLIATO L’ACCESSO AL SISTEMA – COMUNICATO 05.03.22

E’ partita da febbraio la sperimentazione dei sistemi informatici necessari a dare attuazione al d.m. n. 268 dello scorso 5 luglio 2021 sul diritto alla mobilità delle persone disAbili.

La Piattaforma Unica Nazionale Informatica dei contrassegni unici, collegata all’archivio nazionale veicoli (ANV), trova funzionamento grazie alla collaborazione con le Polizie locali di Milano, Roma e Verona, e con la Regione Veneto. Quest’ultima farà da interfaccia fra tutti gli altri Comuni del territorio e la banca dati.
Si useranno dapprima dati fittizi. Da questo mese si dovrebbe passare ai dati reali e la sperimentazione sarà estesa ad altre zone, fino a coprire tutto il territorio nazionale.

Sono pacifiche le potenzialità del sistema nell’ottica della sburocratizzazione e della semplificazione della pubblica amministrazione, nel verso di migliorare la qualità di vita di chi già vive un disagio fisico o psichico.
È essenziale superare anche il problema della frammentazione. Con il CUDE (Contrassegno Unificato Disabili Europeo), infatti, ritorna l’annosa questione della diversità degli strumenti operativi e dei supporti tecnologici utilizzati dalle Istituzioni e dai pubblici uffici.

Meritocrazia Italia ribadisce quanto più volte evidenziato: è fondamentale colmare il divario digitale partendo proprio dall’unificazione delle banche dati e dall’adeguamento dei sistemi italiani a quelli già in uso a livello europeo, in modo da agevolare lo scambio dati e agevolare la gestione amministrativa.
Nell’urgenza di garantire mobilità alle persone disAbili, Meritocrazia insiste sulla necessità di
ampliare l’accesso al nuovo sistema, consentendo l’iscrizione al Registro Pubblico CUDE e la fruizione degli stessi privilegi per il tramite di Associazioni di categoria, Enti pubblici e privati che, con persone disAbili a bordo, effettuano il loro trasporto per motivi sanitari, riabilitativi, lavorativi, ricreativi o di studio;
garantire l’utilizzo del CUDE anche senza disAbile a bordo nei soli casi in cui gli autisti, da soli, siano impegnati negli spostamenti necessari al loro accompagnamento.



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