ELISABETTA BIANCHI: CONDIVIDO LE ISTANZE DEL COISP A DIFESA DELLA POLFER

“Comprendo appieno le istanze del Coisp, sindacato indipendente di Polizia, di richiamo alla salvaguardia dei presidi di sicurezza in Città ed in specialmodo del Posto di Polizia dello scalo Ferroviario minacciato dalla solita politica miope dei tagli lineari che non prendono mai in considerazione le peculiarità del territorio in cui i presidi si trovano ed il motivo per cui furono istituiti”. È’ quanto dichiara Elisabetta Bianchi, candidato sindaco di Forza Italia, riguardo all’appello lanciato dal Coisp sulla necessità di non dimenticare il presidio Polfer di Sulmona. “È infatti impensabile sopprimere postazione di sicurezza in un territorio che ospita, per esempio, un super carcere come quello di Sulmona” aggiunge “che attrae, per le vie di collegamento viario e ferroviario, un consistente numero di visite dedicate alle persone ristrette. A ciò si aggiunga che le persone in esecuzione della pena, in caso di godimento dei permessi o benefici penitenziari, possono entrare ed uscire dalla struttura per rientrare nelle loro abitazioni transitando nel territorio cittadino ed usufruendo spessissimo dei collegamenti ferroviari che pertanto devono essere assolutamente monitorati costantemente dalle Forze dell’Ordine. Ben conosciamo la dedizione al servizio di Polizia,Carabinieri, Forestale, Polizia Penitenziaria, Polizia Locale che, nonostante attendano dal 2009 il rinnovo del contratto di lavoro, con sacrificio personale a causa della ristrettezza di uomini e mezzi profondono le loro energie nei loro ambiti di appartenenza. Questi sono presidi” conclude il candidato sindaco di Forza Italia “che mi stanno a cuore e rientrano nei temi del nostro piano generale di forte contrasto alla soppressione degli Uffici della Procura della Repubblica e del Tribunale di Sulmona che ha sempre caratterizzato la mia opera politica. Infatti la salvezza definitiva degli uffici giudiziari di Sulmona ed il prossimo potenziamento del Carcere impediranno la dispersione dei presidi di sicurezza ed il loro depauperamento”.