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Boeing ammette responsabilità disastro B737MAX Ethiopian Airlines

  • 2 anni fa
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Boeing ha ammesso la sua piena responsabilità per il disastro aereo del Boeing B737 MAX 8 di Ethiopian Airlines, il secondo dopo quello di Lion, che mise tutti i B737 MAX a terra.

Boeing scagiona il fornitore del Software e i piloti, ammettendo di “aver fabbricato un aereo con una ‘condizione’ non sicura, che è stata la causa prossima dei danni causati dallo schianto del volo 203 di Ethiopian Airlines“, come si legge nel documento del tribunale.

Nel disastro aereo del B737 MAX 8 Ethiopian Airlines sono morte 157 persone.

Un ammissione di colpa di Boeing che era ornai scontata, in questi anni sono molti gli indizi e le prove che mettono Boeing in una posizione di indiscutibile colpa, per diversi motivi, che hanno costretto la stessa Boeing ad ammettere già da tempo di avere dei problemi di qualità sulla produzione di tutti gli aeromobili e di aver avviato contromisure interne per risolvere tutti i problemi che anche la FAA aveva riscontrato.

Il 16 settembre 2020, fu pubblicato il rapporto di 245 pagine, della House Transportation and Infrastructure Committee del congresso degli Stati Uniti, nel rapporto il comitato non usa mezzi termine per definire le cause dei due disastri del Boeing B737 MAX, non un errore del pilota, non un semplice guasto, ma “Il culmine orribile di una serie di presupposti tecnici errati da parte degli ingegneri della Boeing, una mancanza di trasparenza da parte del management di Boeing e una supervisione grossolanamente insufficiente da parte della FAA”.

Il rapporto è il risultato di cinque udienze investigative, una revisione di circa 600.000 pagine di documenti, interviste con i massimi funzionari della Boeing e della FAA e le informazioni fornite dagli informatori.

Boeing ha anche raggiunto con le famiglie delle persone coinvolte, un accordo vincolante che stabilisce che i danni compensativi per ogni singola richiesta di risarcimento saranno decisi da un organismo di mediazione o in un tribunale dello stato dell’Illinois, dove ha sede la Boeing.

E’ giusto dirlo, per evitare ogni tipo di fraintendimento, nei quasi due anni in cui il B737 MAX è rimasto a terra, sono stati oggetto di revisione e indagini, tutti i problemi che hanno causato l’incidente ed anche altri, problemi derivati da diversi fattori, non solo nella produzione, sono stati riscontrati anche altri problemi che non mettevano a rischio la sicurezza dell’aeromobile e sono stati risolti, il MAX è stato completamente scansionato “fino all’ultimo bullone” ogni dettaglio del progetto e dei software è stato revisionato, i software sono stati aggiornati, risolvendo alcuni problemi e migliorandolo, i MAX che oggi attualmente sono in volo, sono sicuri.