«I Governi degli Stati membri della presente Convenzione, in nome dei loro popoli, dichiarano: che, poiché le guerre nascono nella mente degli uomini, è nello spirito degli uomini che devono essere poste le difese della pace». Così recita il preambolo dell’atto istitutivo dell’Unesco, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura, entrata in vigore a Parigi il 4 novembre 1946.
È da poco terminata la Seconda Guerra Mondiale, che insieme a milioni di morti ha lasciato dietro di sé macerie e distruzioni. Anche il patrimonio artistico, architettonico, paesaggistico, è stato duramente colpito. C’è bisogno di ricostruire, di creare coesione e collaborazione fra i popoli e gli stati, non solo dal punto di vista economico e sociale, ma anche culturale. Sono questi i motivi che spingono 44 paesi a dare vita all’Unesco, con lo scopo di promuovere l’educazione, salvaguardare i siti di eccezionale valore e bellezza, rafforzare la cooperazione scientifica per prevenire le catastrofi naturali, proteggere la libertà d’espressione.
L’Italia è stata ammessa all’Unesco l’8 novembre 1947, all’unanimità, durante la seconda sessione della Conferenza Generale che si tenne a Città del Messico.
Al pari di altri organismi internazionali creati all’indomani della Seconda Guerra Mondiale, anche l’Unesco, che ha sede a Parigi, è stata più volte al centro di controversie; la più recente, si è sviluppata nel 2011 a seguito della decisione, presa a maggioranza dalla sua Assemblea generale, di accettare l’adesione della Palestina, ed ha portato prima all’arresto dei finanziamenti a favore dell’organizzazione da parte di Stati Uniti e Israele e, a fine 2018, al loro ritiro ufficiale dall’Organizzazione. Nel 2019 gli Stati membri sono in tutto195, oltre 10 associati.
Polemiche a parte, oggi l’Unesco è famosa soprattutto grazie alla “World Heritage List”, cioè la “Lista del Patrimonio Mondiale” che raccoglie opere frutto dell’ingegno umano o naturali, la cui salvaguardia è ritenuta fondamentale per tutta l’Umanità. La lista è in continuo aggiornamento e attualmente conta 1.121 opere. Nel 2019 l’Italia è stata affiancata dalla Cina nel record di beni dichiarati “Patrimonio dell’Umanità”, con ben 55, segue la Spagna con 48.
C’è quindi tanto da scoprire di bello, in Italia e nel resto del mondo, cosa aspettiamo a partire? L’importante è viaggiare seguendo lo spirito di pace e salvaguardia ambientale che ha portato alla nascita dell’Unesco, rispettando i luoghi che si vanno a visitare e le persone che li abitano.