Rassegna Stampa

Krol: “Nessuna gioca meglio della formazione di Spalletti, sia in Italia sia all’estero”

L’ex difensore di Ajax e Napoli Rudy Krol ha parlato dell’imminente sfida Champions delle sue due ex squadre ad alcune testate giornalistiche oggi in edicola, lui che l’ha giocata nella stgione 1969-70 con la maglia dei lancieri di Amsterdam.

“Sarà emozionante. Sarò alla Johan Cruijff Arena ma non chiedetemi però per chi farò il tifo: sarò lo spettatore più neutrale del mondo, e non capita spesso quando gioca l’Ajax.

Gli azzurri mi piacciono sempre di più, settimana dopo settimana dimostrano una solidità impressionante, ed era tutt’altro che scontato visti i cambiamenti recenti e l’avvio di stagione così fitto di impegni. 

In questo momento il Napoli si esprime benissimo ma non bisogna farsi ingannare da una partenza a razzo, perché anche la prima parte della scorsa stagione fu su questa falsariga. A mio avviso nessuna gioca meglio della formazione di Spalletti, sia in Italia sia all’estero.

Cosa deve temere l’Ajax? La squadra di Schreuder è molto giovane e sta iniziando un nuovo ciclo: ha cambiato allenatore e ha perso elementi importanti come Antony e Martinez. I movimenti di Zielinski tra le linee sono veramente difficili da leggere. 

Cosa deve temere il Napoli? Kudus. È la nuova stella dell’Ajax, un giocatore che può fare il trequartista e la prima punta senza differenze. Sta avendo una continuità sorprendente, nonostante l’età. Questo Ajax non è come il mio
che rivoluzionò il calcio mondiale, ma è una squadra giovane che può mettere in grande difficoltà il mio Napoli.

Kim? Il coreano ha subito preso le redini della difesa, senza accusare nemmeno per un attimo l’adattamento al tatticismo italiano. Kvaratskhelia ha tecnica di tiro, dribbling, visione. 

Chi può decidere il match? Ho visto Anguissa in azione. È in uno stato di forma incredibile. Domani potrebbe essere devastante con la sua fisicità e la sua corsa. Sembra proprio una gara ideale per lui. 

Rimpianti? I secondi posti ai Mondiali di Germania e di Argentina e lo scudetto sfiorato nel Napoli nel 1981. Rovinammo tutto in quel pomeriggio con il Perugia.

 

 

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