Sovicille, il premio dedicato a Luciano Mencaraglia va a Tiziana Ferreri

“Ricerche sul crimen calumniae nella dottrina dei glossatori. Da Irnerio ad Azzone e da Graziano a Uguccione da Pisa”. Si intitola così l´opera della dottoressa Tiziana Ferreri dell´Università di Siena, vincitrice della seconda edizione del Premio Mencaraglia, istituito da Franca Sardi Mencaraglia e dal Centro Interuniversitario per lo studio della Storia del diritto e delle istituzioni italiane ed europee (Cisdi) per ricordare Luciano Mencaraglia, grande personalità del mondo politico e universitario locale, ex sindaco di Siena, che a lungo ha vissuto nel Comune di Sovicille fino alla sua morte, nel 2002. Per omaggiare la figura di questo illustre concittadino il sindaco di Sovicille, Alessandro Masi, insieme a tutta l´amministrazione comunale, ha deciso di ospitare la cerimonia di premiazione e presentazione dell´opera di Tiziana Ferri, che si terrà il 9 settembre, presso il Palazzo Comunale di Sovicille.

In occasione della cerimonia, la moglie del politico e studioso, Franca Sardi Mencaraglia darà battesimo al “Fondo Mencaraglia” con il quale donerà ufficialmente i volumi della biblioteca privata del marito alla Biblioteca Comunale di Sovicille. All´appuntamento interverranno l´autrice dell´opera vincitrice, Tiziana Ferreri; il sindaco di Sovicille, Alessandro Masi; il sindaco di Siena, Franco Ceccuzzi; il direttore del Cisdi, Giovanni Minnucci e il docente presso l´Università degli Studi di Siena, Fulvio Mancuso.

Luciano Mencaraglia. Nativo di Seravezza, in provincia di Lucca, Mencaraglia si laurea giovanissimo presso la Scuola Normale Superiore di Pisa. Un´esperienza di studio in Germania per tre anni, e il servizio militare come tenente degli alpini, e la partecipazione alla Resistenza contro i nazi-fascisti, caratterizzano gli anni successivi alla laurea. La sua attività di studioso si concretizza nel 1940, a soli 26 anni, con la pubblicazione, in edizione critica, della “Flametta” di Ugolino Verino, apparsa nella “Nuova Collezione di Testi umanistici inediti o rari” diretta da Giovanni Gentile e Augusto Mancini.

Insegnante al Liceo Classico “Piccolomini” di Siena, Mencaraglia si iscrive dapprima al Partito d´Azione e, successivamente, al Partito Comunista Italiano. Dopo una prima esperienza in Belgio al fianco dei minatori italiani, rientra in Italia dove ricopre per lungo tempo incarichi pubblici a livello locale, nazionale e sovranazionale. Consigliere e assessore alla Cultura nel Comune di Siena negli anni ´50 e ´60, ricopre anche la carica di sindaco (1969). Senatore della Repubblica per due mandati, segretario del Movimento Internazionale della Pace, ricopre anche gli incarichi di presidente dell´Accademia Musicale Chigiana, dell´amministrazione provinciale di Siena, dell´Ente Vini e, infine, dell´Ente Provinciale per il Turismo.