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La commemorazione a Lione del partigiano tarcentino Giobatta Cois

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Forse in Italia non si usa più, ma a Lione, i friulani continuano a commemorare il 25 aprile 1945, la Festa nazionale della Liberazione, questo, nel ricordo dei nostri padri, era la loro festa. Se abbiamo la Libertà di celebrare questa festa, lo dobbiamo a coloro che hanno combattuto per ottenerla, tra cui i partigiani o la Resistenza, non solo in Italia ma anche qui in Francia !I friulani di Lione organizzano, in collaborazione con il consolato, queste commemorazioni, che iniziano sempre con il deporre dei fiori alla lapide di Tite Cois, per noi è simbolo della Resistenza a Lione. Era un friulano, partigiano della Ftp-Moi (Franchi Tiratori-Mano d’Opera Immigrata) italiano certo, ma una volta dissanguato è diventato francese, ha pagato il prezzo senza sconti! Giobatta Cois era di Tarcento, sapeva riparare le armi dei partigiani, è stato denunciato, preso e fucilato sommariamente dai tedeschi, ha dato il nome ad una via, e c’è una piccola lapide che nessuno vede, alla porta d’accesso di un grande liceo di Lione-Villeurbanne. I friulani del Fogolar di Lione, sono testardi, insistono, mettono il cappello di alpino e vanno con la bandiera italiana alla lapide per dire mandi a Tite, portando due fiori. Una volta salutato, andiamo tutti assieme alla Casa degli Italiani, per la grande cerimonia. La Casa degli Italiani è il monumento vivente dei nostri morti in terra di Francia, c’è una lapide ed all’interno, un Albo d’oro con centinaia di nomi di italiani, non erano né traditori, né voltagabbana, lo hanno provato perdendo il loro sangue per la Liberté, questa non ha nazionalità, è universale. I friulani non li dimenticano, abbiamo promesso ai nostri padri di inclinare le bandiere su queste lapidi, sono promesse che valgono più di un patto d’acciaio.

Danilo Vezzio, Fogolâr Furlan

(dal MV del 28 aprile 2023)

Cfr. anche: https://maitron.fr/spip.php?article171383, notice COÏS Titta [COÏS Jean-Baptiste] par Claude Pennetier, Annie Pennetier, version mise en ligne le 8 mars 2015, dernière modification le 11 mars 2020.

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