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Emergenza Covid in Irpinia-43 persone positive in provincia, 5 casi a Monteforte

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L’Azienda Sanitaria Locale comunica su 1.058 tamponi effettuati sono risultate positive al COVID 43 persone: –

2, residenti nel comune di Atripalda;

– 1, residente nel comune di Avella;

– 8, residenti nel comune di Avellino;

– 1, residente nel comune di Caposele;

– 1, residente nel comune di Cassano Irpino;

– 2, residenti nel comune di Cervinara;

– 1, residente nel comune di Cesinali;

– 1, residente nel comune di Contrada;

– 4, residenti nel comune di Forino;

– 1, residente nel comune di Grottaminarda;

– 4, residenti nel comune di Lioni;

– 2, residenti nel comune di Montella;

– 1, residente nel comune di Manocalzati;

– 2, residenti nel comune di Mercogliano;

– 5, residenti nel comune di Monteforte Irpino;

– 1, residente nel comune di Montella;

– 1, residente nel comune di Montoro;

– 1, residente nel comune di Moschiano;

– 1, residente nel comune di Pago del Vallo di Lauro;

– 2, residenti nel comune di Prata PU;

– 1, residente nel comune di Pratola Serra;

– 1, residente nel comune di Santo Stefano del Sole;

– 1, residente nel comune di Tufo.

L’Azienda Sanitaria Locale ha avviato indagine epidemiologica sui contatti dei casi positivi.

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Antonio Bianco:”Senza denari non si canta messa”

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La sanità pubblica si avvia verso l’oblio, le liste di attesa si ingrossano, le persone non si curano, nasce il pronto soccorso privato mentre le visite in ospedale a pagamento (così dette intramoenia) hanno la corsia privilegiata e si effettuano in pochi giorni. Il privato gioisce, ringrazia l’attuale ed i precedenti governi che negli ultimi 20 anni hanno provveduto a rendere la sanità sempre meno efficiente riducendo il personale medico e infermieristico e dirottando le risorse finanziarie verso il privato accreditato. Oramai la cura e l’assistenza è un lusso che solo i ricchi possono permettersi, i dati ISTAT parlano chiaro: 3 milioni di persone hanno rinunciato a curarsi a causa delle liste di attesa. (Sole 24 Ore del 28 marzo 2024, di Marco Bartoloni). Nel frattempo il governo Meloni presenterà, forse il 3 giugno, il piano relativo alle liste di attesa. I paletti messi dal ministro Giorgetti all’allargamento della spesa risultano difficilmente valicabili, tra le misure richieste dai sindacati vi è la proposta di defiscalizzare il lavoro extra del personale sanitario e l’assunzione di medici e infermieri che non sono a costo zero. Provvedimenti che se non fossero in grado di dare risposte risolutive, potrebbero essere un boomerang per la maggioranza di governo con probabili risolti negativi sul voto dell’8 e 9 giugno. Il governo per ridurre le liste di attesa si propone di rendere unica l’agenda delle prenotazioni del settore pubblico e privato accreditato, si metteranno sotto la lente di ingrandimento i tempi impiegati dagli ospedali nell’erogazione delle prestazioni sanitarie ed il controllo sarà affidato all’Agenas (Agenzia per i servizi sanitari regionali). Sotto controllo le prescrizioni specialistiche dei medici di famiglia che sembra siano per il 20% inappropriate. Il quesito diagnostico dovrà essere indicato secondo standard internazionali e le prescrizioni non potranno superare un determinato tetto oltre il quale scatta l’indagine della regione. Inoltre al cittadino che non potrà ricevere la visita in tempi accettabili, sarà erogato un voucher da utilizzare presso il privato pagando il ticket. Sarà la soluzione pre-elettorale? L’unica cosa sicura è che: “senza denari non si canta messa”.

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Ospedale di Ariano – Oggi e domani corso sulla gestione delle emergenze in sala parto

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Al via il Corso sulle emergenze ostetriche. Nell’ambito del potenziamento delle attività e dei servizi ospedalieri offerti dal P.O. “Frangipane” di Ariano Irpino, voluto dal Direttore Generale dell’ASL di Avellino Mario Nicola Vittorio Ferrante, nei giorni 23 e 24 Maggio 2024, presso la UOC Ginecologia ed Ostetricia, diretta dal Dott. Domenico Stanco, si svolgerà un corso di aggiornamento su un argomento di grande importanza: la gestione delle emergenze ostetriche che possono verificarsi nel blocco nascita.
Tale corso è fondamentale al fine di mantenere alto il livello tecnico organizzativo di tutto il personale addetto, contribuendo a garantire la qualità del servizio erogato all’utenza, offrendo al personale medico e sanitario gli strumenti adeguati per affrontare con competenza e sicurezza le più comuni situazioni di urgenza ed emergenza.
In programma sono previste simulazioni pratiche in condizioni reali mediante appositi manichini che riproducono fedelmente l’anatomia umana. Saranno, inoltre, tenuti corsi di suture emostatiche ed altre skill, necessarie allo svolgimento dell’attività ostetrica.
La parte teorica e pratica sarà gestita da tutor del Gruppo Emergenze Ostetriche, mentre il programma e gli argomenti sono stati accuratamente selezionati dal Direttore dell’Unità Operativa Stanco, al fine di garantire una formazione continua adeguata al personale che si trova ad operare in un luogo complesso e articolato come è la sala parto.

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Confesercenti, Marinelli: contributi fino a 50 mila euro a giovani per avvio attività

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“Per chi intende avviare una nuova attività autonoma, soprattutto in Irpinia e nel Mezzogiorno, ci sono interessanti opportunità da cogliere, se si hanno le idee chiare”. A sostenerlo è Giuseppe Marinelli, presidente provinciale di Confesercenti Avellino.

“Gli incentivi per l’autoimpiego – prosegue il dirigente dell’associazione di categoria -, come avevamo annunciato, possono essere una risposta alla ridotta natalità di nuove imprese, oltre che una possibilità occupazionale per i più giovani e per le persone inoccupate, che hanno competenze da spendere. Se, come auspicato dalla nostra organizzazione nazionale, verrà anche allargata la platea dei beneficiari, con ulteriori supporti, i risultati potranno essere sicuramente soddisfacenti”.

La misura, introdotta dal governo nazionale, con il decreto Coesione, prevede agevolazioni diversificate, in base alle aree geografiche del Paese, fino a 50 mila euro, sotto forma di voucher a fondo perduto, da utilizzare per l’acquisto di beni, strumenti e servizi, soprattutto se inerenti la digitalizzazione e la transizione ecologica.

A questo stanziamento si aggiunge un contributo integrativo a fondo perduto, proporzionale all’investimento, in misura variabile: in Campania pari al 75% per programmi di spesa fino a 120 mila euro e al 70% per spese tra i 120 e i 200 mila euro.

Gli incentivi, che possono essere usati per costituire nuove imprese o studi e società professionali, sono rivolti a giovani fino a 35 anni, disoccupati o inoccupati o in  condizioni di marginalità sociale.

Per ulteriori informazioni e assistenza è possibile rivolgersi agli uffici di Confesercenti Avellino in viale Italia n° 53 o al centro servizi di via de Conciliis n° 66, telefonando allo  0825 679256.

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