Temporali

Il cielo percuote la strada.
L’ira
nell’indifferenza di lampi
scagliati da elettriche mani distanti,
(come forche come artigli)
alabarde divine
a trafiggere la pace della notte.

Come amanti improvvisi
scuotono il mondo
– ladri di quiete –
e fuggono la stasi
di quadri e acquerelli scoloriti –
ancora follie
nella pioggia d’ottobre.

 

GRS

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