Sei Nazioni: la Scozia è ancora troppo forte per l’Italia

Al BT Murrayfield finisce 33-20 con i Dark Blues che si prendono il bonus in poco meno di un’ora. Italia buona a tratti in difesa, non altrettanto in fase offensiva

ph. Sebastiano Pessina

EDIMBURGO – La Scozia rovina la festa di capitan Parisse (oggi entrato nella storia del Sei Nazioni come il giocatore con più presenze in assoluto) e Leonardo Ghiraldini (diventato oggi un Centurion azzurro), aprendo il suo Torneo nel modo migliore possibile, ovvero con un successo con bonus contro l’Italia.

Gli Azzurri sono costretti a effettuare un cambio dell’ultim’ora alla squadra annunciata in settimana, perché Tebaldi, per un problema alla schiena, deve dare forfait. Al suo posto, O’Shea inserisce Palazzani a mediano di mischia e Tommaso Benvenuti si siede in panchina.

La Scozia parte meglio e dopo due minuti crea la prima occasione, quando Hogg avanza sulla fascia sinistra e, poco prima di finire oltre il campo, serve Laidlaw con un offload; il capitano dei Dark Blues, anziché servire il compagno all’interno calcia in avanti e Hayward si salva in rimessa laterale. La Scozia tiene il possesso in touche e va oltre la linea con Gilchrist, ma Pearce si affida al TMO che annulla la marcatura per ‘doppio movimento’ del seconda linea scozzese.

L’Italia non riesce ancora a scrollarsi di dosso la Scozia ma riesce almeno ad impedire ai padroni di casa di andare oltre la linea – ottimo e determinante il placcaggio di Allan su Hogg, come quello poco prima di Hayward su Kinghorn che aveva già mandato due Azzurri a vuoto.

Dopo qualche minuto un pò difficile, è l’Italia ad andare per prima avanti con un piazzato di Allan (punizione assegnata per placcaggio ‘a ribaltare’ di Ritchie su Parisse, che oggi diventa il giocatore con più presenze in assoluto nel Sei Nazioni); l’apertura del Benetton Rugby è preciso e al 9′ gli Azzurri conducono (0-3).

Il vantaggio azzurro dura poco, perchè all’11’ Kinghorn, servito al piede da Russell con uno dei suoi passaggi ‘Finntastic’, va oltre la linea in tuffo sotto il Main Stand; Laidlaw manca la trasformazione (e questa è una notizia) ma la Scozia adesso è davanti (5-3).

Alla ripresa del gioco, Townsend è costretto a sostituire Sam Skinner (problema alla caviglia, poco dopo siede in panchina vicino ad un paio di stampelle), inserendo al suo posto Josh Strauss; Seymour va vicinissimo all’intercetto su un passaggio che intendeva servire Campagnaro ma si fa scappare l’ovale e si riparte con una mischia, che viene resettata un paio di volte e da cui il possesso torna alla Scozia che può tornare a macinare gioco.

Gli Azzurri, ben addentro i propri 22m, commettono un brutto errore (quando Tommy Castello si fa scappare l’ovale) regalando una mischia sui 5m da cui nasce la seconda meta dei padroni di casa.

Pack scozzese in controllo, Strauss serve Laidlaw che ricicla all’interno, l’ovale corre veloce sull’asse Russell-Johnson-Russell-Hogg prima che ancora Kinghorn, ancora in tuffo sotto il Main Stand, vada oltre la linea battendo il disperato recupero difensivo di Hayward. Stavolta Laidlaw è preciso dalla piazzola e la Scozia scappa oltre il break (al 22′, 12-3).

Al 26′ Allan lascia il campo per un HIA (che supera, al suo posto è entrato temporaneamente Ian McKinley) poco dopo che WP Nel avesse costretto al fallo Lovotti in mischia chiusa (che si rifà con gli interessi nella mischia successiva). La Scozia sceglie la penal’touche ma l’Italia difende bene e disinnesca un potenziale pericolo, ripetendosi poco dopo quando McKinley libera bene dai propri 5m, nonostante la grande pressione avversaria.

La Scozia continua comunque ad avere troppo possesso e l’Italia, seppur senza particolare affanno, è quasi sempre costretta a giocare (e per lunghi tratti a difendere) nella propria metà campo; solo al 35′, infatti, il gioco al piede azzurro (finora piuttosto deficitario) offre la prima vera piattaforma, perchè Hayward rispedisce, dai propri 10m, la Scozia nei suoi 5m con un ottimo calcio di avanzamento.

Steyn quasi ruba l’ovale su lancio scozzese e Laidlaw libera poco dopo, ma l’Italia recupera l’ovale e riesce a passare attraverso le fasi – prima di concedere una punizione per tenuto (ottimo lavoro di Seymour su Campagnaro), ricambiata dalla Scozia nell’azione successiva. L’Italia ha l’ultimo possesso della prima frazione con una touche sulla metà campo, ma la maul che nasce da questa viene spinta fuori dal campo.

Pearce manda le squadre a riposo sul punteggio di 12-3 per la Scozia, risultato tutto sommato giusto per quanto visto finora in campo.

Il drop di Stuart Hogg dà il via alla ripresa e la Scozia mette subito gli Azzurri sotto pressione, ma dopo tre minuti di assedio (azione nata dal calcio dal box di Palazzani murato) Ryan Wilson si fa scappare l’ovale in-avanti e consegna il possesso all’Italia.

McInally (entrata laterale su Budd) regala una punizione agli Azzurri che però, ancora una volta, non riescono a costruire una piattaforma per i loro attacchi – e poco dopo la Scozia va in meta per la terza volta.

Parisse ferma Seymour lanciatissimo verso la linea italiana, ma Laidlaw (con vantaggio accordato) tiene vivo l’ovale, Russell calcia avanti e Hogg batte Esposito toccando l’ovale a terra (Pearce si affida al TMO prima di convalidare la marcatura, Hogg tocca l’ovale a terra con la punta delle dita). Laidlaw trasforma e la Scozia scappa (19-3 al 48′).

Palazzani per poco non riapre i giochi, ma viene fermato sui 5m scozzesi (prima di perdere l’ovale in-avanti); O’Shea toglie Castello, spostando Campagnaro al centro e inserendo Padovani che va all’ala al posto del trequarti degli Wasps. Il cambio non dà l’effetto sperato, perchè la Scozia ha ormai in mano l’inerzia della partita e vuole adesso completare la giornata prendendosi anche il punto di bonus offensivo.

Che arriva nell’azione successiva, quando al termine di una bellissima azione in velocità (c’è il dubbio che il passaggio di Laidlaw su Russell fosse avanti), Blair Kinghorn mette a segno l’hat-trick che chiude virtualmente il match. Laidlaw trasforma e porta il risultato sul 26-3 con venticinque minuti ancora da giocare.

L’Italia, adesso, ha mollato e la Scozia ne approfitta, andando ancora in meta poco dopo l’ora di gioco con Chris Harris (in un’azione in cui Hayward, decisamente uno dei migliori dell’Italia assieme a Campagnaro, era riuscito a fermare Toolis che sembrava ormai lanciato). Con Laidlaw fuori, ci pensa Russell a trasformare da sotto i pali per il 33-3, risultato che inizia a diventare un pò troppo pesante per l’Italia.

Con la gara ormai scappata di mano, gli Azzurri provano a costruire qualcosa, entrando anche nei 22m avversari – territorio, quest’oggi, quasi inesplorato. La Scozia concede tre punizioni consecutive e Berghan, dopo il richiamo di Pearce, paga per tutti per crollo della maul e finisce nel sin bin (al 70′); l’Italia sfrutta subito la superiorità numerica trovando la prima meta con Palazzani, bravo ad aggirare il raggruppamento e ad infilarsi in uno dei pochi buchi concessi oggi dalla difesa scozzese.

Allan trasforma per il 33-10, Hogg alla ripresa del gioco va in meta ma il direttore di gara annulla (ostruzione di Ali Price su Bigi) e l’Italia si ributta in avanti di nuovo, trovando la seconda meta con Padovani (servito da Ruzza) al 74′ dopo qualche fase sulla sinistra d’attacco. McKinley spedisce la trasformazione di poco a lato ma l’Italia, in quattro minuti, ha quasi dimezzato lo svantaggio, complice anche il calo di attenzione della Scozia, oltre a sfruttare la superiorità numerica.

Campagnaro guida ancora gli assalti azzurri, sostenuto dai nuovi entrati e l’Italia va in meta ancora, al 78′, con Esposito (servito proprio dal trequarti degli Wasps) che spedisce però la trasformazione sul palo.

Finisce 33-20.

Scozia: 15 Stuart Hogg, 14 Tommy Seymour, 13 Huw Jones, 12 Sam Johnson, 11 Blair Kinghorn, 10 Finn Russell, 9 Greig Laidlaw, 8 Ryan Wilson, 7 Jamie Ritchie, 6 Sam Skinner, 5 Grant Gilchrist, 4 Ben Toolis, 3 WP Nel, 2 Stuart McInally, 1 Allan Dell
A disposizione: 16 Jake Kerr, 17 Jamie Bhatti, 18 Simon Berghan, 19 Gary Graham, 20 Josh Strauss, 21 Ali Price, 22 Adam Hastings, 23 Chris Harris

Marcatori Scozia
Mete: Kinghorn (11′, 22′,54′), Hogg (48′), Harris (61′)
Trasformazioni: Laidlaw (22′, 48′, 55′), Russell (62′)
Punizioni:

Italia: 15 Jayden Hayward, 14 Angelo Esposito, 13 Luca Morisi, 12 Tommaso Castello, 11 Michele Campagnaro, 10 Tommaso Allan, 9 Guglielmo Palazzani, 8 Sergio Parisse (c), 7 Abraham Steyn, 6 Sebastian Negri, 5 Dean Budd, 4 David Sisi, 3 Simone Ferrari, 2 Leonardo Ghiraldini, 1 Andrea Lovotti
A disposizione: 16 Luca Bigi, 17 Cherif Traorè 18 Tiziano Pasquali, 19 Jimmy Tuivaiti, 20 Federico Ruzza, 21 Tommaso Benvenuti, 22 Ian McKinley, 23 Edoardo Padovani

Marcatori Italia
Mete: Palazzani (70′), Padovani (74′), Esposito (78′)
Trasformazioni: Allan (71′)
Punizioni: Allan (9′)

Matteo Mangiarotti

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