Satanismo e criminalità – Vincenzo De Lisio

Nonostante l’ebook sia pieno di errori grammaticali e di conversione dal cartaceo, il contenuto è molto interessante. L’autore racconta brevemente la nascita del satanismo moderno in Occidente e la diretta relazione che esiste con la criminalità e la violenza.
Aleister Crowley, il grande mago esoterico, è considerato il fondatore del satanismo moderno. Inglese, vissuto tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento vedeva nel satanismo la liberazione dell’uomo da qualsiasi etica e morale cristiana o comunque riconducibile ad essa, nonostante non credesse né in Dio né in Satana. Bisessuale, faceva uso di droghe e praticava orge nelle messe da lui condotte nel gruppo chiamato l’Abbazia di Thélema . Visse parecchi anni in Italia, nella città di Cefalù, prima di esserne espulso negli anni ’20. La sua immagine compare nella copertina di Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club dei  Beatles.
Negli Usa abbiamo lo sviluppo maggiore del satanismo con vari gruppi: suddivisi in razionalisti, occultisti, edonisti e acidi. Per esempio, la Chiesa di Satana fondata da Anton La Vey nel 1966, appartiene al gruppo dei satanisti razionalisti in cui credono fermamente, come Cromwell prima di loro, che Satana è puramente un mezzo per liberarsi dai vari lacci morali ed etici della società. Si definiscono atei e in realtà adorano l’uomo, libero di fare quello che vuole.
Dopo avere scandagliato i molti gruppi satanisti con le loro peculiarità sia in Europa (soprattutto in Italia) che negli Usa, l’autore esamina i molti delitti e crimini connessi con l’occultismo satanico. La pedofilia, le orge rituali, la profanazione di tombe e atti di necrofilia, i sacrifici di animali e talvolta anche sacrifici umani o di bambini fanno parte della ritualità di alcuni gruppi di satanisti occultisti. Coloro credono fermamente nell’esistenza di Satana come essere spirituale.
Anche nel caso del mostro di Firenze – che fece 16 vittime tra il 1968 e il 1984 – ci sono stati molti punti in comune con omicidi di stampo satanico, soprattutto per via delle amputazioni degli organi sessuali che venivano effettuate sulle vittime femminili. Probabilmente, questa è stata l’ipotesi, gli organi espiantati venivano usati da un gruppo satanico della zona di Firenze durante le messe nere o culti esoterici. Sicuramente persone benestanti e altolocate. Si è creduto che un certo dottore Narducci, trovato morto nel 1985 all’interno di un lago (in un primo momento si pensò al suicidio, ma l’autoposia condotta anni dopo rivelò che il dottore fu strangolato e successivamente gettato nel lago),  fosse il mandante degli omicidi. Ancora oggi, ahimè, non si è arrivata a una verità piena.
Non si tralascia il caso di Nadia Roccia, la ragazza pugliese uccisa dalle due amiche per un gioco satanico con connotati lesbici; o il caso della suora uccisa in provincia di Sondrio da tre ragazzine invasate con Satana e materiale esoterico; e neppure del caso dei cannibali satanisti in Russia, in cui un gruppo di ragazzi hanno ucciso quattro amici e ne hanno poi mangiato parti del corpo; fino ad arrivare forse al caso più eclatante degli ultimi anni: le Bestie di Satana. Il caso, scoperto nel 2004 dopo l’omicidio di Mariangela Pezzotta, ha portato alla luce tutta una serie di omicidi  – e di suicidi indotti – commessi da ragazzi ossessionati da Satana, tra il 1998 e il 2004. Gli assassini, tutti giovani sotto i 30 anni, hanno ucciso in preda all’alcol e alla droga non solo la povera Mariangela Pezzotta, ma anche Fabio Tollis e Chiara Marino oltre a indurre al suicidio parecchi componenti che gravitarono attorno al gruppo.
Insomma, il satanismo è implicato in molti atti di violenza contro bambini, donne, uomini, animali e cose. Si cita il grande sociologo e storico Massimo Introvigne, che studia da anni il fenomeno delle sette sataniche ed esoteriche presenti in Italia.
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Vincenzo De Lisio, Satanismo e criminalità, Booksprint – ebook (2012)

2 risposte a "Satanismo e criminalità – Vincenzo De Lisio"

  1. Mamma mia, il libro è scritto malissimo.
    Un oltraggio alla lingua italiana, un’offesa alla pazienza del lettore.
    E non una sola notizia originale sull’argomento.

    1. La prima parte di ciò che lei dice l’avevo già scritto io, quindi neanche lei ha apportato nulla di nuovo. La seconda parte mi trova completamente in disaccordo. Io credo invece che sia un’ottima introduzione per chi non sappia nulla dell’argomento. Un libro, di per sé, non ha bisogno per forza di esporre “notizie originali”. L’importante è che sia accurato e fedele ai fatti, soprattutto quando si tratta di un’opera storica o di saggistica. Per approfondire l’argomento ci sono gli esperti, come Massimo Introvigne e Alfonso M. Di Nola o altri.
      Cordiali saluti

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