Prenoterò un viaggio quando potrò permettermelo. Come mi riprometto da anni andrò in Sicilia, certamente Palermo ma mi piacerebbe girarla tutta; visiterò per la prima volta Napoli ma se potessi ci andrei nello stesso lungo viaggio. Andrò di nuovo a New York come prima tappa di un on the road verso la Florida, come promesso a Gemy.
Abbraccerò forte forte e a lungo le poche persone che son rimaste da abbracciare. Non appena ce l’hanno proibito ho pensato che avrei fatto l’abbracciatore seriale, quello che alle manifestazioni e alle parate ha il cartello “abbracci gratis”, mi son detto che avrei abbracciato chiunque ma poi ho capito che l’abbraccio è importantissimo e le persone che voglio stringere tra le braccia sono fondamentali. Quindi avrò più tempo per ciascuna di loro e sarà meraviglioso.
Riprenderò in mano il mio lavoro, davvero. Nell’estate 2020 quando c’era la gara a far finta che l’incubo era finito io un po’ ci ho creduto e non ho fatto nulla per un eccesso di prudenza che si è rivelato profetico. Ho fantasticato su mille progetti ma credo che Ferai dopo tutto ciò sarà diversa.
Io sarò diverso perché il mondo deve essere diverso. Assaporerò ogni cosa con una diversa prospettiva, lo faccio già adesso dal momento che non posso pensare di aver buttato 366 giorni della mia esistenza. Un anno fa mi svegliavo in preda all’ansia, convinto di vivere in un incubo senza fine. Ora ho capito che posso essere un sognatore lucido.