Belriguardo

Il Museo Civico di Belriguardo è a Voghiera (Fe) e si trova all’interno del Castello di Belriguardo, residenza estiva degli Este, la famiglia egemone a Ferrara dal XIII secolo al 1597.

Il castello venne costruito nel 1435, molto probabilmente con suggerimenti di Filippo Brunelleschi, ed è, pertanto, la prima residenza estiva di una signoria d’Europa.

Oggi sappiamo anche che fu il palazzo preferito di Lucrezia Borgia, moglie di Alfonso I, duca di Ferrara, tanto che nel 2019 è stato creato un percorso cicloturistico, chiamata non a caso Anello dei Borgia che inizia proprio dal castello di Belriguardo.

Pagato con i soldi personali dei Signori di Ferrara – era quindi un bene allodiale degli Este- quando persero Ferrara e dovettero ridursi a Modena, Belriguardo continuò ad essere di proprietà degli Este.
Per non spendere troppi soldi per mantenere un palazzo oramai diventato inutile, dopo il 1630 lo smontarono parzialmente e portarono i mattoni a Modena.
per fortuna alla fine del XV secolo giunse a Belriguardo un poeta di Bologna, Giovanni Sabadino degli Arienti, In una sua opera, il De Triumphis Religionis, l’artista ci descrisse tutto il palazzo praticamente metro per metro: grazie a lui noi oggi sappiamo com’era il castello di Belriguardo.
in quest’opera Sabadino ci spiega anche com’era nato il nome del palazzo: “Onde meritamente è questo palazo Belreguardo nuncupato, perchè gl’occhii humani quanto più ello guardano, tanto più restano flagranti de guardare et reguardare la sua magna belleza, di che doctamente essendo conuincto lo adiectivo con verbo è decto Belreguardo“, in pratica era così bello che non si poteva staccare lo sguardo. Quindi da “Bel riguardare” a Belriguardo.

È anche l’unico monumento in Emilia Romagna, se non in Italia, in cui Goethe ambientò un suo dramma, il Torquato Tasso.

Oggi, nell’ambito delle Delizie estensi, rientra nel novero dei beni patrocinati dall’UNESCO.

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