Poesia del Ferroviere

Pubblico la zirudèla-poesia  scritta dal collega, Renzo Canarini capo stazione a Persiceto,  autore per anni delle zirudele che hanno accompagnato tante edizione del carnevale persicetano.

 

POESIA DEL FERROVIERE

Il diavolo vestito da pitone

diceva ad Eva, tuo marito è fesso

dagli una mela e poi il rosicone

stasera lo nascondi zo pral cesso

 

E ci slungò una mela campanina

chissà cus’lha pruvè in cal mument

emozion ? debolezza? Poverina mè

la capess, l’era un piò bel serpent.

 

Dopp sett minut ariva nostar Sgnor

siete due sciagurati! Via di qua

tè dòna partorirai con dulor e te umaren

che ta ti ardupè l’edrì, lavurer e suder attucarà

E Adamo E NO’ ME AVAG IN FEROVI!!

 

Nella bella zirudela “elòg’ dla spòjjia” dell’amico Loris, in un passaggio si legge ”fèn dai tèmp ed Messisbug” alcuni lettori si saranno (forse) chiesti chi fosse costui. Si tratta di Cristoforo Messisburgo  un cuoco al servizio dei duchi d’Este a Ferrara. Intorno al 1530 scrisse alcuni tra i primi libri di ricette uno dei quali pubblicato postumo nel 1540, che si intitolava “Banchetti, composizione di vivande et apparecchiamento generale”.

 


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