Segnalo un avvenimento culturale davvero notevole, curato dalla bravissima Barbara Gozzi.
Riprendo dal comunicato stampa ufficiale, che può essere letto sul blog Butterfly
Salle Culturelle Expace Marx
Rue Ruppe 4, 1000 Bruxelles
—————————————‘Attorno al corpo di Eluana Englaro’
di e con Barbara GozziIl progetto nasce per contrastare cecità e smemoratezze dell’Italia di oggi partendo da un corpo, quello di Eluana Englaro, nodo centrale di fatti recenti, battaglie legali, mediche e massmediatiche. Analizzandone gli avvenimenti carnali e quelli simbolici, si cerca dialogo, confronto, ascolto verso i corpi e i loro linguaggi, recuperando il loro tendersi alla poesia, all’umanità. Si mostra la facilità con cui li si è sviliti, sfruttati fino a renderli silenziosi, vuoti.
Eluana Englaro è morta a Udine il 9 febbraio 2009 dopo diciassette anni di vita in stato vegetativo.
Il suo corpo è stato ‘oggetto’ conteso, immagine sfocata, capovolta, violata nell’identità, nella non-voce, nelle volontà. Ha subito imposizioni, strumentalizzazioni che dalla sua carne si sono diramate alle complesse questioni del testamento biologico, lo Stato di Diritto e le libertà individuali. Fino ai corpi-tutti.Il progetto recupera ciò che questo corpo è stato, ciò che è diventato nell’immaginario collettivo anche entro maglie speculative, ed è un recupero che da una prima trattazione saggistica (nata da ricerche, condivisioni e analisi) trasmuta ora in performance di voci, parole scritte su muri-immaginazioni dei corpi, su libri, cronache, musica e arte.
Per tornare ad ascoltare e accogliere i corpi nella loro essenza, dimensione dell’umano.
Per non dimenticare ciò che è già stato, ma che può cambiare.
Perché ogni corpo non diventi – prima o poi – ‘oggetto’ nelle mani di circuiti altrui, brandelli di carne chiusi in scatole, incapaci di essere e decidere.
Per recuperare la morte come transito, accompagnamento, rispetto, scelte.
La lettura completa può essere effettuata qui.