Ingiustizie e giustizie

Gli Emmy hanno giustamente premiato The Sopranos come migliore serie drammatica (di tutti i tempi, aggiungerei io). Ma la svirgolata tremenda è stata quella di premiare quel bietolone di James Spader (già premiato due volte), come miglior attore in Boston Legal, un pastrocchio tra comedy e drama, stipato di minigonne e di scollature podaliche (ne senso che arrivano ai piedi), dimenticando che James Gandolfini non ha semplicemente messo a punto un personaggio, ha incarnato un’epopea. Fantasticamente bello, invece, il premio a Ricky Gervais per Extras, commedia amarissima e spiazzante ancora più difficile da realizzare dopo quell’assoluto capolavoro di The Office (quello inglese, puleezee, non quello americano, eh?). Gervais è un puro genio, un autentico entomologo dell’anima mediocre (cioè di tutti noi). Invidio chiunque non sia ancora entrato nel tunnel dei Sopranos o chi non ha mai infilato il naso nella Wernham Hogg. Li aspettano due mondi ricchissimi,  saporosi e indimenticabili.

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09 2007

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