Istadi: la birra e il miele Sardo

2 ottobre 2012  |  di Piero Careddu

Istadi

Mi piace l’idea di non sapere tutto della mia terra e scoprire un po’ alla volta realtà che non avrei mai immaginato esistessero. A San Sperate, per esempio, città del sud della Sardegna famosissima per essere un museo d’arte a cielo aperto, esiste una realtà produttiva di quelle che piacciono a noi: una piccola azienda che produce miele biologico e tutta una serie di suoi derivati. La Cooperativa Apistica Mediterranea e la famiglia Caboni sono apicoltori da diverse generazioni e hanno fatto della produzione del miele e del rapporto con le api uno stile di vita. Tanto per dare un idea del livello qualitativo dei loro prodotti ricordo che la cooperativa ha più volte avuto il riconoscimento di Miglior Miele Italiano nella categoria Cardo e Arancio. Da un’dea di Francesco Caboni, che oltre ad essere responsabile commerciale della cooperativa è diventato negli anni appassionato esperto di birra, nasce “Istadi” una particolare birra artigianale che, fra gli altri, ha come ingredienti di base il malto di farro, avena e, guarda caso, il miele biologico prodotto a San Sperate. Anche se la spiccata personalità consentirebbe di non collocarla nella gabbia di una determinata categoria, possiamo definire la Istadi, estate in campidanese, una birra da altri cereali all’interno della cui composizione niente è casuale. I malti di farro e avena hanno rispettivamente la funzione di intervenire su corredo aromatico e, dato l’alto contenuto proteico dell’avena, sulla piacevole cremosità della bevanda mentre il miele interviene conferendo eleganza e profumi agrumati. La ricetta originale è di Francesco che dopo aver selezionato personalmente ogni materia prima affida la lavorazione al Birrificio San Paolo di Torino istituzione piemontese delle birre artigianali.

BIRRA ARTIGIANALE “ISTADI”
Colore giallo oro carico con schiuma cremosa, compatta e persistente. Profumi eleganti e persistenti con riconoscimenti vegetali e fruttati che richiamano fiori gialli primaverili e agrumi nel pieno della maturazione; altre suggestioni più complesse ci suggeriscono profumi iodati e minerali. In bocca risulta di corpo pieno pur non accostandosi a certe birre di moda che fanno della muscolarità la loro caratteristica di base. Ogni sorso è accompagnato da sensazioni balsamiche e rinfrescanti dove giocano a rincorrersi elementi cremosi e di sapidità che danno armonia all’intero profilo organolettico.
A tavola con la grande cucina di mare, pesci grassi alla brace, carni bianche in umido, agnello alle erbe, formaggi di media stagionatura.

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