Helsinki e Tallin – Diario di viaggio

Non era un viaggio programmato: è stato un colpo di coda inaspettato durante gli ultimi giorni di ferie. Spesso le cose improvvisate sono quelle che riservano più sorprese ed emozioni, quindi ho accettato con entusiasmo la proposta: un veloce blitz ad Helsinki, la figlia prediletta del Baltico, con escursione a Tallinn.

Finlandia ed Estonia mi mancavano. Come di consueto cliccando sulle parole evidenziate in rosso si apre un link a siti web che potrebbero fornire informazioni utili.

Il clima

Già dal primo contatto con la città, in aeroporto, il mio entusiasmo è salito vertiginosamente: sfiancato dalla invivibile afa padana, la goduriosa estate finlandese mi ha fatto rinascere! Da giugno ad agosto il sole scalda per tutta la giornata e la sera si dorme sotto il piumino. Ecco, magari dopo settembre riparliamone…

La città

Avete presente una qualsiasi città italiana con circa 600.000 abitanti? Ecco, cancellate l’immagine dalla mente.

La Finlandia è la patria di Alvar Aalto; è il Paese con il più elevato numero diarchitetti di fama mondiale in rapporto alla popolazione; è il regno del funzionalismo radicale: tutto è a misura d’uomo, razionale, ed esteticamente curato.

Viali e piazze danno ampio respiro agli sguardi e il verde pubblico colora ogni angolo (i parchi occupano il 30% dell’area metropolitana); le piste pedonali e ciclabili (quelle vere, non quelle realizzate dipingendo una striscia gialla e una bicicletta stilizzata sul lato di una tangenziale) permettono di visitare Helsinki agevolmente anche con le proprie gambe, respirandone appieno ogni dettaglio e ogni sfumatura.

La descrizione di monumenti e luoghi da visitare la lascio alle numerose ed esaurienti guide cartacee e webbacee disponibili ovunque, mi limito ad annotare che, nonostante la giovane età (è stata ricostruita nel XIX secolo), Helsinki offre moltissimo.

Scegliete un hotel in centro e avrete molto da visitare anche a piedi: la piazza del senato, la cattedrale luterana (Helsingin tuomiokirkko), l’università, la cattedrale ortodossa di Uspenski, la stazione, il porto e soprattutto la piazza del mercato, uno dei luoghi più vivi e caratteristici della città, dove potrete gustare anche le specialità locali preparate al volo (salmone e aringhe alla piastra deliziosi!!!).

Da lì, sempre a piedi, si può percorrere l’Esplanade Park, un grande viale alberato con i giardini al centro e i negozi più “in” della capitale nei due viali paralleli, e poi tutto il quartiere dello shopping.

E ancora la chiesa costruita nella roccia (Temppeliaukion Kirkko), la cappella del silenzio in legno (Kampin Kappeli), la spiaggia, il lungomare, il quartiere del design, il Sibelius Park, con il monumento all’omonimo musicista, e, se vi piace il genere, il museo di arte contemporanea (Kiasma).

Da visitare anche il museo all’aperto di Seurasaari (un grande polmone verde direttamente sul mare con le antiche costruzioni finlandesi in legno riprodotte e gli scoiattoli che vi vengono a mangiare dalle mani) e la fortezza militare di Suomenlinna (si trova nell’omonima isola di fronte ad Helsinki, raggiungibile velocemente in traghetto ogni mezz’ora).

L’impressione più forte, alla fine, è quella di una città in cui la qualità della vita è molto alta e l’attenzione per l’ambiente quasi maniacale. Un bel posto in cui vivere insomma, se si è poi disposti a sopportare il lungo e severo inverno scandinavo.

Da sottolineare anche, al di là della cordialità e della cortesia dei finlandesi, la gestione efficace e strutturata dei flussi turistici: opuscoli gratuiti in tutte le lingue reperibili ovunque (ebbene sì, anche in italiano…), uffici del turismo in postazioni mobili nei vari punti di interesse e guide turistiche che passeggiano nei luoghi più frequentati per fornire gratuitamente informazioni.

Più o meno la stessa gestione del patrimonio turistico e artistico che abbiamo qui in Italia, verrebbe da dire… Ma non divaghiamo e torniamo a noi.

Il cibo

Ovviamente si trova di tutto un po’, come in qualsiasi capitale europea, ma il suggerimento come sempre è quello di immergersi nelle tradizioni culinarie del luogo: in questo caso soprattutto pesce, in particolare salmone e aringhe, in tutte le salse e le varianti. A tutte le ore. In tutti i luoghi. In ogni occasione.

Si possono degustare già a partire dalla prima colazione e per tutti i pasti della giornata, merenda compresa. Onnipresenti anche i frutti di bosco (quelli “wild”, non coltivati, sono piccoli ma gustosissimi). A cena, per variare, ci sono le zuppe e una discreta varietà di piatti di carne. Lanciatevi senza remore sulla renna affumicata o stufata: è ottima!

In conclusione: partite sereni che si mangia bene e, con un minimo di attenzione, a prezzo accettabile.

Tallinn – Escursione da non perdere

Due ore di traghetto e da Helsinki si sbarca a Tallinn, in Estonia.

Nonostante la vicinanza geografica, il contrasto tra le due città è piuttosto forte, sia dal punto di vista architettonico che di atmosfera. Lo sviluppo turistico e culturale degli ultimi anni ha scartavetrato via la grigia patina derivante dall’occupazione sovietica ma il clima che si respira è ancora molto lontano da quello della vicina Finlandia. Dimenticate l’ariosa, moderna, verde, funzionale Helsinki e godetevi la città vecchia di Tallinn: un borgo medioevale affascinante, pieno di vicoli tortuosi e torri minacciose, una piccola bomboniera dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.

Qualcuno forse troverà stucchevoli o ingenue alcune trovate per i turisti: i suonatori e i giocolieri in costume medioevale davanti ai ristoranti fanno il paio con i centurioni davanti al Colosseo ma non demordete e tenete a portata di mano la fotocamera. Gli angoli incantevoli da immortalare sono tantissimi.

Troverete ad ogni angolo curiosi personaggi che per sbarcare il lunario cercano di appiopparvi rubli dell’era sovietica dal dubbio valore, e moltissimi turisti, con una buona percentuale di italiani. Piccola annotazione culinaria: se ad Helsinki la renna mi era piaciuta assai, a Tallinn ho assaggiato l’alce. E mi è piaciuta pure quella.

NB: una nota di colore per i maschietti. Avete presente la leggenda metropolitana secondo cui a Tallinn le donne sono bellissime? Ecco, non è una leggenda metropolitana…

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