Omelia dei Santi Pietro e Paolo 2016

Santi Pietro e Paolo, apostoli                             Mercoledì 29/6/2016

CON PIETRO E PAOLO: UN ANNO DI ABBRACCI

Quest’anno vogliamo onorare e pregare i nostri SANTI PATRONI PIETRO E PAOLO pensando agli ABBRACCI che la nostra comunità ha ricevuto e nei quali la loro intercessione certamente non ha mancato di farsi sentire, nella fede ne siamo certi.

Il primo grande abbraccio d’amore è l’ANNO SANTO DELLA MISERICORDIA. E di questo ringraziamo il Signore innanzitutto e poi Papa Francesco, successore di san Pietro che ha pensato a questo grande dono per la Chiesa.

A questo grande abbraccio della Chiesa universale, primo motivo del grazie, aggiungo il secondo, che riguarda la nostra Chiesa locale nella persona del nostro Vescovo che ci ha fatto visita lo scorso anno, il 27 settembre, con la VISITA PASTORALE occasione per rinsaldare il nostro legame con il successore degli apostoli presente nella nostra diocesi di Treviso. E’ stata l’occasione anche per annunciare il cammino verso la Collaborazione pastorale che la nostra parrocchia, insieme a quelle del nostro territorio avrebbe iniziato. Nel dicembre poi è seguita una Lettera nella quale il Vescovo ha voluto riassumere le sue impressioni e i suoi suggerimenti per il nostro territorio. Ne è stata pubblicata un’ampia sintesi a mo’ di “inserto staccabile”, nel numero di Voce ultimo scorso e sarà il documento con il quale ripartiremo con il nuovo Consiglio Pastorale parrocchiale appena rinnovato (mancano solo alcuni tasselli) e quello della costituenda Collaborazione pastorale che stiamo costruendo insieme a Loreggia, Loreggiola, Rustega, Massanzago, Sandono e Zeminiana, parrocchie con le quali realizzeremo la Collaborazione (Fossalta ufficialmente da settembre sarà legata a Trebaseleghe).

C’è un terzo abbraccio che mi preme sottolineare, e attorno al quale stiamo cercando, come parrocchia, di avere un punto di sintesi: è il nostro PROGETTO PASTORALE PARROCCHIALE centrato sulla famiglia per tre anni. Forse non abbiamo dato sufficientemente risalto a questo strumento, frutto di un discernimento durato almeno un paio d’anni (tanto che ogni tanto qualcuno mi dice che manca un indirizzo comune). Non si tratta avere un tema o qualcosa che riguarda qualcuno, la FAMIGLIA, voleva e vuole essere l’attenzione privilegiata da dare alle nostre iniziative: lo abbiamo fatto? Lo Stiamo facendo? Lo faremo? Quest’anno l’attenzione era allo “stile di vita” delle famiglie, il prossimo anno sarà al “dialogo” (l’ultimo anno sarà al “ruolo” della famiglia nella comunità). Nel numero di dicembre 2015 di Voce il piano pastorale è stato offerto a tutti come inserto: mi auguro e invito tutti a recuperarlo e tenerlo presente nelle programmazioni delle attività del prossimo anno!!

In fine un quarto abbraccio speciale che volevo ricordare: l’ospitalità di DUE RIFUGIATI (4 nel territorio della parrocchia) in Casa don Guido nell’ambito del progetto della Caritas diocesana “Rifugiato a Casa mia”. Molti di voi li hanno conosciuti, ora stiamo cercando di costruire per loro un futuro di speranza mentre loro ci aiutano ad allenare il nostro cuore all’accoglienza.

 

Potremo continuare con l’elenco degli ABBRACCI, ma sarebbe lungo. Mi limito a ricordarne alcuni altri più “piccoli” ma non meno significativi: la presenza con noi di don Davide ad esempio, come cappellano della futura Collaborazione e con lui di don Samuele che abbiamo avuto la gioia di accompagnare al sacerdozio il 21 maggio scorso. E poi la nascita di un nuovo gruppo Famiglie denominato “Famiglie Fianco a Fianco”, la celebrazione dei 70 anni di presenza Scout nel nostro territorio, ancora in corso. In fine ricordo il nuovo Centro di Ascolto in Casa San Paolo, la ripresa dei lavori in Oratorio e la pubblicazione del bel volume dedicato alla “vecchia chiesa”…

Tutto questo e altro ancora e, ovviamente, in particolare tutte le famiglie e soprattutto i più poveri e malati, vogliamo affidare all’intercessione grande dei nostri Santi Patroni  Pietro e Paolo.

 

Questo e molto altro appunto sono occasioni nelle quali penso tutti, un po’ come comunità, un po’ come singoli o famiglie, abbiamo fatto l’esperienza, almeno lo spero e lo auguro, che ci ha descritto la pagina degli ATTI DEGLI APOSTOLI che abbiamo ascoltato: PIETRO INCARCERATO E LIBERATO MIRACOLOSAMENTE DALL’ANGELO.

Penso possa essere un’immagine bella e utile per leggere i “segni dei tempi”, cioè i segni della presenza di Dio tra noi oggi. Tentati come siamo di vedere molto nero nel nostro futuro e i motivi non mancano (ma per chi è un po’ esperto di storia, oppure ha una buona memoria di vita: chiediamoci se davvero le altre epoche o gli anni scorsi erano davvero così belli e spensierati, o forse eravamo solo noi più giovani…),come credenti, come cristiani, aiutati dalla presenza dei nostri patroni vi invito a credere fermamente che Dio continua anche oggi ad agire così. Quando le vicende umane sembrano chiudere e incatenare la nostra vita e quella di tante persone (e l’elenco sarebbe lunghissimo), Dio sta operando per liberarci, per sorprenderci. Spesso agendo nel sonno, cioè senza nemmeno che noi ce ne accorgiamo, come PIETRO CHE PENSA DI SOGNARE. Dio agisce, perché ci ama, Dio ci libera. Santi Pietro e Paolo aiutateci a crederlo.