Women who flirt, di Ho-Cheung Pang ★★¾
La risposta del cinema cinese a quel genere della filmografia che fa del sentimento dell’amore il suo chiavistello con cui fare grossi incassi è spesso un film che lavora in maniera articolata e complessa nella regia, anche e soprattutto perché fondamentalmente narra cliché abusati e che non vadano ad apparire eccessivamente rivoluzionari.
L’ultimo lavoro di Ho-Cheung Pang già conosciuto per Vulgaria si concentra sull’eterno dilemma se possa esistere amicizia tra uomo e donna, soprattutto se la donna poi è una tomboy.
Un legame iniziato ai tempi dell’Università e che non pare andare oltre ad un semplice inseguirsi, essì perché la nostra eroina ha piegato tutta la sua esistenza per seguire il suo bel giovane Romeo, peccato che questi ora le presenta una fidanzata, pescata in un viaggio di lavoro.
Dove e come ha sbagliato la nostra ? In un tourbillon di situazioni simil comiche, ecco che le arrivano in soccorso le amiche, talmente brave a far fare agli uomini qualunque cosa che vorranno grazie alle loro voci, alle loro posture, al loro vestirsi, che cercheranno di farle cambiare stile di vita.
Non funzionerà, perché come sempre è meglio essere se stessi, solo così ci si potrà mettere in concorrenza con l’altra, perché poi alla fine il loro legame non andava oltre solo per paura di rovinare qualcosa di bello.
La regia è gradevole, come la bella protagonista Xun Zhou, il resto è esercizio di stile.
regia: 6½ sceneggiatura: 6 recitazione: 6¼
6.3
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