Ad Est della Cinepresa

Sguardo disincantato al cinema asiatico

Dog bite dog, di Pou-Soi Cheang

FirestormFilm che mixa arti marziali, perdizione e dramma sociale, un killer cambogiano cresciuto fin da piccolo al servizio dell’odio e della violenza viene inviato ad Hong Kong per una regolazione di conti, qui, dopo aver compiuto la sua atroce missione, intavola una lotta senza confini contro un disincantato agente di polizia, oppresso dal senso di colpa sul padre in coma, e dal desiderio di vendicare i suoi colleghi uccisi dal terrificante killer.

Il film diretto da Pou-Soi Cheang, già regista dell’orrido Shamo, ma del decente Assassins, inquadra le vicende in una metropoli rappresentata da una fotografia buia e tetra, spesso tendente al blu (tecnica che ricorda il Takashi Miike della trilogia sullo Yakuza), per poi arrivare alla luminosa e brillante natura della Campagna Cambogiana. Il dualismo, ma nello stesso tempo parallelismo che regge quest’opera si fonda sulla capacità di entrambi i protagonisti di aver assimilato la violenza, rendendola ormai come unica loro valvola di sfogo.

La paura che attanaglia tutti i protagonisti, l’incomunicabilità tra le parti, l’affetto tra il killer cambogiano e la martoriata immigrata cinese sono tutti elementi che serviranno per costruire un potente, violento, e scioccante climax finale. Dalla morte nasce la vita, si dice sempre, in questo caso lo staff tecnico costruirà una scena cruente e crudele, non per tutte le sensibilità.

La regia è quella tipica dei film action, quindi con ripetuti cambi di scena, uso della telecamera in maniera sincopata, parecchie inquadrature da campo corto o medie, il tutto per rendere lo spettatore partecipe del drammatico conto alla rovescia.

Grazie ad un intreccio su più livelli, lotta tra i due protagonisti, diatriba padre-figlio, corruzione nella polizia, fino ad arrivare alla volontà di proteggere la donna amata da parte dello spietato killer, l’opera possiede un buon ritmo, alternando bene sequenze d’azione tra le più variegate, con fasi più intimistiche.

regia: 6½
sceneggiatura: 7
recitazione: 6½
6.7

link imdb

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Questa voce è stata pubblicata il 9 febbraio 2015 da in action, cinema, crime, Hong Kong, recensione con tag , , , , , .