Il nuovo blog delle sindacaliste e dei sindacalisti delle Associazioni regionali di stampa della Fnsi
Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alla Coesione Territoriale, Graziano Delrio, e il Capo del Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica, Sabina De Luca, hanno presentato ieri mattina alla stampa il nuovo Accordo di partenariato 2014-2020 tra la Commissione europea e l’Italia sull’utilizzo dei fondi europei.
L’Accordo, adottato il 29 ottobre scorso, muoverà risorse comunitarie per circa 44 miliardi di euro: oltre 31 da Fesr e Fse (il Fondo europeo per lo sviluppo territoriale e il Fondo sociale europeo), oltre 10 dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), uno dalla cooperazione territoriale europea, poco meno di 600 milioni dal Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e altrettanti dallo Youth Employment Institute (cui fa capo il progetto Garanzia Giovani). E altri 20 miliardi arriveranno dal cofinanziamento nazionale: in tutto circa 64 miliardi di euro.
“Questi fondi sono ciò che serve per far fare un passo avanti a tutto il Paese. Siamo in linea con gli obiettivi che l’Accordo si pone per una crescita inclusiva, intelligente e sostenibile come chiede l’Europa”, ha affermato Delrio, spiegando la nuova impostazione voluta dal Governo: “Non interventi a pioggia, ma perseguimento di obiettivi strategici. Stiamo realizzando anche un investimento molto forte per il rafforzamento della capacità amministrativa, per recuperare ed evitare i ritardi del passato”.
E fin qui il comunicato stampa della conferenza di stamattina a Palazzo Chigi. Più nel dettaglio sono previsti interventi in 11 obiettivi tematici (OT): Ricerca e innovazione; Tecnologie dell’informazione e della comunicazione; Competitività delle PMI; Economia a basse emissioni di carbonio; Lotta ai cambiamenti climatici; Ambiente ed efficienza delle risorse; Trasporto sostenibile; Occupazione e mobilità; Inclusione sociale; Istruzione e formazione più efficaci; Amministrazione pubblica più efficiente.
Per i liberi professionisti, ormai considerati alla stregua delle Piccole e medie imprese quanto (anche) alla possibilità di accedere ai finanziamenti europei, particolare interesse riveste il cosiddetto OT3, al quale vengono destinati quasi 8 miliardi di euro, di cui oltre 3,5 proprio per lo sviluppo della competitività delle Pmi (e di questi quasi il 75% è da destinare alle regioni meno sviluppate: Calabria, Sicilia, Campania, Basilicata e Puglia).
Questo significa risorse a disposizione per l’innovazione, la formazione continua, il sostegno alle start up, all’autoimpiego e all’accesso al credito anche per i lavoratori autonomi e le società tra professionisti.
Benché rimanga ancora da superare qualche cavillo burocratico per garantire anche ai liberi professionisti la piena fruibilità delle nuove opportunità offerte dai fondi strutturali 2014-2020, cui vanno ad aggiungersi gli stanziamenti previsti dai finanziamenti diretti (ad esempio nei programmi Cosme, Horizon e Erasmus plus).
Sempre nella conferenza stampa di ieri mattina, il Sottosegretario Delrio ha poi annunciato l’imminente firma dei decreti che renderanno operativa l’Agenzia per la coesione, l’organismo, previsto dall’art 10 della legge 125 del 30 ottobre 2013, il cui compito fondamentale sarà quello di accompagnare e supportare le amministrazioni centrali e regionali nell’uso dei fondi stanziati per gli interventi previsti nel nuovo ciclo di programmazione 2014-2020.