Alba (Cn), Regina del Tartufo .

Scritto da Maurizia Ghisoni | settembre 19, 2015 0

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Alba, piccola capitale delle Langhe (Piemonte) nonché Città Creativa Unesco per la Gastronomia, deve notorietà e fortuna al tartufo bianco pregiato, che da settembre a dicembre si scova sottoterra, tra boschi, campi e forre, e diventa il protagonista delle tavole e di una Fiera Internazionale, che convoglia curiosi e visitatori da tutto il mondo.

I caratteri di questo tubero sono inconfondibili: color nocciola chiaro, buccia prevalentemente liscia, polpa compatta con venature biancastre, e profumo  molto intenso e aromatico; aspetto, che lo rende particolarmente ricercato e costoso: un ettogrammo può costare anche 400 euro.  In cucina, viene valorizzato crudo, tagliato a fettine sottili su risotti, uova al burro, paste tradizionali come tajarin (sottili vermicelli all’uovo), fondute e carni crude.

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E poi, ci sono i derivati: paté, salse, paste, oli, formaggi…, realizzati con parti o quantità di prodotto non commercializzabili allo stato fresco, ma che comunque alimentano un mercato fiorente.

Prelibatezza tutta italiana (non esiste in nessun’altra parte del mondo), il tartufo bianco pregiato è per Alba un tesoro inestimabile e nel mese della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, dalla prima decina di ottobre all’ultima di novembre, nessun tartufo esce dall’area del Mercato Mondiale, allestito nel cortile della chiesa settecentesca della Maddalena, senza passare al vaglio di giudici attentissimi, che ne certificano i requisiti di qualità e lo avvolgono in sacchetti numerati per garantire la rintracciabilità del venditore.

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ALBA, COSA FARE, COSA VEDERE

Quattro passi nel cuore cittadino consentono anche di capire, che Alba non è solo uno scrigno di cose buone, ma anche di bellezze culturali e architettoniche non indifferenti. Partendo da via Vittorio Emanuele, la strada del Mercato Mondiale del Tartufo Bianco Pregiato, chiamata dagli albesi via Maestra, la visita si svolge praticamente naso all’insù, guidata dalla splendida infilata di palazzi dagli stili più diversi, dal gotico al liberty, e dal gioco degli elementi decorativi, che culmina nei fregi in cotto di Casa Do. Tappa imperdibile è lo storico Caffè Pettiti, dove si gustano bevande calde, liquori e fine pasticceria tra vecchie boiserie e specchi liberty, prima di guadagnare Piazza  Risorgimento, dominata dal mattone rosso della maestosa Cattedrale di San Lorenzo, di origini rinascimentali e dalle linee medievali del Palazzo Comunale. A pochi passi, nell’adiacente via Cavour, spunta la Loggia dei Mercanti, con il portico ad arcate ogivali e un fregio di formelle in cotto decorate con motivi floreali. Questa è anche la zona privilegiata per ammirare il profilo turrito di Alba, che, in epoca medievale, contava oltre cento torri, sentinelle svettanti sul fiume Tanaro e le colline di Langhe e Roero. Oggi ne rimangono solo quattro; molte altre sono state abbassate a livello dei tetti o incorporate nei palazzi.

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GUIDA  PRATICA

Le Cose buone da comprare : Tartufi / Oltre che al Mercato della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, alle bancarelle disposte lungo tutto il centro storico e nelle diverse piazze, i tartufi si possono acquistare in diversi negozi che sono sinonimo di qualità e affidabilità, e che contribuiscono a mantenerne alta la fama: *Tartufi Morra, in piazza Pertinace 3, www.tartufimorra.com , oltre al pregiato tubero, propone crema di olive e mandorle con tartufo, salse, paste e bon bon di cioccolato tartufati. E’ un indirizzo molto caro agli albesi perché, qui, nel secondo dopoguerra, l’imprenditore Giacomo Morra iniziò a far conoscere i tartufi oltre i confini del Piemonte, inviandone esemplari in omaggio a personaggi come Winston Churchill, il Presidente Eisenhower, Marilyn Monroe e molti altri. *Tartufi Ponzio, in via Vittorio Emanuele 26, www.tartufiponzio.com ; tartufi bianchi di tutte le dimensioni fanno bella mostra in vetrina, adagiati su cucchiai d’argento sotto campane salva aroma. *Tartufi&Co., in via Pertinace 12, su prenotazione, è anche possibile conoscere un esperto trifolao, il cercatore di tartufi, e scoprire gli aspetti  più curiosi e inediti del suo mestiere.

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Vini / Le migliori etichette di Barolo, Barbera, Nebbiolo, Barbaresco, Arneis e tutti gli altri nettari di Langhe e Roero, si possono trovare alla centralissima *Enoteca Le Torri, sotto i portici di via Cavour, dove si possono degustare anche grappe e Barolo chinato. Oppure da *Carosso, in via Vittorio Emanuele 23, www.carosso.it , fornitissimo anche in fatto di dolci tipici e confetteria.

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Cioccolato, nocciole, dolci tipici e torroni / *Il Caffè Storico Pasticceria Pettiti, in via Vittorio Emanuele 25, è il regno dei tipici bon bon Albesi, con cioccolato, rhum, grappa, crema al Moscato o al Barolo; della Banda, una torta di sfoglia con mele e crema pasticcera, e della Campagnola, una torta secca con uvetta e gocce di cioccolato. *Tuttonocciola Francesetti, in via Mandelli 9, protagonista indiscussa di torte, creme e pasticceria è la nocciola IGP Tonda Gentile delle Langhe; è anche possibile visitare il laboratorio e assistere alle diverse preparazioni. In fatto di torrone, *Sebaste è il marchio per eccellenza delle Langhe, prodotto nell’azienda di Gallo Grinzane, tel. 0173.262009 www.sebaste.it, e acquistabile sulle bancarelle di piazza Savona, ad Alba.

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Link utile   Ente Turismo Alba Bra Langhe Roero e Monferrato   www.langheroero.it/

Crediti fotografici : Stefania Spadoni / Archivio Ente Turismo Alba Bra Langhe Roero ; Davide Dutto / Archivio Ente Turismo Alba Bra Langhe Roero ; Archivio Ente Turismo Alba Bra Langhe Roero ; Archivio Parks.it ; Giorgio Pulcini / Archivio Ente Turismo Alba Bra Langhe Roero ; Ente Fiera del Tartufo-foto Davide Carletti.

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