Buongiorno amici! Questo ferragosto da “brividi” mi ha fatto tornare la voglia di scrivere sul blog e, per mantenere la promessa fatta tanto tempo fa, vi parlerò di bomboniere. Ora che il matrimonio ha avuto luogo, posso finalmente condividere con voi le nostre creazioni e svelarvi tutti i trucchi che stanno dietro a questo manufatto che è un gran bell’esempio di lavoro coordinato!

Bomboniera di Marco e Chiara Dato che la loro realizzazione si è articolata in due fasi ben distinte – e ci tengo a non tralasciare dettagli importanti – ne farò due post: oggi vi spiegherò come abbiamo fatto l’interno. Nel prossimo articolo ci occuperemo della confezione esterna.

Dovete sapere che il tema delle nozze era il giallo, per cui i nastri, i sacchetti, i confetti, i fiori e le decorazioni dovevano essere rigorosamente nelle tonalità del giallo. I ragazzi hanno ideato questo kit dopo lungo peregrinare per negozi alla ricerca di bomboniere già pronte. Come spesso accade, niente era all’altezza delle loro aspettative, e i costi non giustificavano un aspetto tanto “impersonale”. E poi, cosa doveva racchiudere questa scatolina? Di certo, non il solito soprammobile!

Interno bombonieraCos’altro, se non una ricca selezione di mieli accompagnati dal mielino in legno inciso con i loro nomi?! Una sinfonia di gusti pregiati dal giallo paglierino all’ocra scuro, tra cui: rododendro, melata di bosco, castagno, millefiori, acacia, lavanda, tiglio, agrumi … Per questi graziosi vasetti da 100 gr. si sono rivolti all’apicoltura Vallera e con un acquisto on-line li hanno ricevuti direttamente a casa.

Gli altri elementi del kit invece, li hanno acquistati da Artidea, un ingrosso di Grugliasco fornitissimo per feste di ogni tipo.
Si sono quindi procurati l’occorrente per un centinaio di bomboniere:

  • scatole goffrate ambra, 17 x 11,5 cm. (da montare);
  • nastro color arancio alto 4 cm.;
  • nastrino dorato di organza;
  • nastro decorativo a foglie gialle;
  • scampoli di raso tinta panna;
  • mazzetti di girasoli;
  • apine in legno;
  • bustine trasparenti per confetti;
  • sacchetti raso/organza dello stesso punto di arancio del nastro.

Dimenticavo … i confetti finissimi alla mandorla d’Avola del Confettiere.

Ora si trattava solo di confezionare e gli scogli più grossi erano essenzialmente due:

  1. come tenere fermi i vasetti e il mielino all’interno della scatola;
  2. come disporre i differenti nastri all’esterno.

Mio marito, grazie alla sua grande esperienza di hobbystica, ha subito elaborato la soluzione vincente per l’interno: una base di polistirolo nella quale fare gli scassi per i vasetti e il mielino con l’aiuto del tagliapolistirolo Thermocut della Proxxon. In prima battuta, dai fogli di polistirolo acquistati al Brico, ha ricavato dei rettangoli di 16 x 10.5 cm. poi, segnato con un pennarello il centro dei cerchi, il nostro figlio più grande, Davide, ha praticato le cavità per i vasetti con grande maestria – come potete vedere da questo breve video amatoriale – tanto da guadagnarsi il titolo di “Signore dei cerchi”!

Ecco come si presentava la base di polistirolo dopo la sagomatura

La base di polistirolo

A questo punto sono subentrata io per la copertura. I tagli di raso erano grandi 300 x 150 cm. da cui dovevo ricavare dei rettangoli delle dimensioni adatte a ricoprire in modo vaporoso il polistirolo. Dopo alcune prove sono arrivata alla conclusione che l’ottimo (senza sprechi) erano pezzi da 29 x 37 cm.

In pratica, dalla larghezza di 150 cm. ho ricavato 4 strisce alte 37 cm. e lunghe 300 cm. poi ho tagliato da ogni striscia, 10 pezzi larghi 29 cm. In totale 40 pezzi da ciascun taglio di raso. Nessun orlo, dal momento che la stoffa in più andava piegata sotto alla base di polistirolo. Invece, una passata di ferro tiepido si è rivelata fondamentale per ravvivare il tessuto.

Inizialmente si era pensato di fissare in qualche modo (colla a caldo?) il raso sul polistirolo, ma alla fine ha prevalso la semplicità. Con poche mosse – che vi lascio di seguito in galleria – ho posato il rettangolo di raso sulla base di polistirolo, poi con la mano ho incavato il tessuto nel foro di destra e vi ho inserito il primo vasetto di miele, quindi ho tirato un po’ su il raso, verso il barattolo appena messo in modo da creare un effetto morbido, ho incavato il tessuto nel foro di sinistra e vi ho inserito il secondo vasetto. Ora veniva la parte più laboriosa – solo all’inizio, una volta presa la mano non era nulla di difficile. Si trattava di ripiegare – senza tirare! – la stoffa eccedente, sotto al polistirolo, sui 4 lati e poi, tenendo tutto su una mano, inclinare e infilare nel fondo della scatola. Prima di premere a fondo, consiglio di assicurarsi che il tessuto sia ben sotto, da tutti i lati.
Un’ultima aggiustatina e per finire, il mielino di legno.

Alla prossima, con la confezione esterna e il fiocco piatto in esclusiva!

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