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E quest’anno, a fine anno, ecco arrivarmi un regalo prezioso, da Sua Maestà Sisley. Parlo della Supremÿa, la nuova crema da notte di Sisley che tanto sta facendo parlare di sé sui giornali, riviste e blog.

Confesso, in genere provo tutti i prodotti che arrivano in negozio. Di Supremÿa, invece, a prescindere dal giorno della presentazione in cui ci è stato concesso di testarla… sulla mano, me ne è rimasto il gusto.

Colgo l’occasione di rimproverare un po’ Sisley, quest’anno davvero pochi campioni, e l’idea di “rubare” alle clienti anche una sola preziosa confezione, mi rincresceva, tanto che pur dovendo reprimere una buona dose di femminile curiosità, ho rinunciato a provarla…. E fino a Natale mi sono accontenta di quanto detto durante la presentazione e dalle clienti entusiaste.

A metà dicembre dunque mi è arrivato l’inaspettato e ancor più gradito cadeau. L’ho conservato fino a Natale, quando i ritmi sono ritornati un po’ più normali e potevo “concentrarmi” e “gustarmi” fino in fondo il super trattamento. Inoltre adoro cominciare un trattamento importante con un mio rito che prevede l’uso di “Crème Gommante” e “Masque Purifiant aux Argilles Rouges”.

Mi sembra che solo una pelle perfettamente pulita e disintossicata possa prendere il meglio di un trattamento importante.

La Supremÿa è una crema da notte. È il 25 Dicembre sera, e posso gustarmi il momento della pulizia quotidiana, poi prendo il flacone dorato, essenziale e moderno, 2 push ed il prodotto é tra le mie mani. Lo inspiro. Sono di nuovo ragazzina, al ricordo di quando provai l’Emulsion Ecologique, regalata a mia madre ché ancora non avevamo Sisley tra i marchi della profumeria: rimasi estasiata da quell’intreccio di odori vibranti così insoliti nei cosmetici.

Grazie alla magnifica complessità degli oli essenziali, da quell’odore caldo che sale dalle mie mani alle narici si trasmettono sensazioni apparentemente contrastanti: energizzante e “pacificante” al tempo stesso. Mi piace. Lo respiro di nuovo. Voglio, devo provarlo sul viso. Lo stendo leggermente tra le mani e lo tampono sul viso con movimenti avvolgenti, non voglio perder nulla di questa goduria.

La pelle del viso conferma ogni sensazione olfattiva, è una crema siero, fresca, piacevole, morbida come una carezza e penetrante come l’energia pura.

Io ho tutta una mia teoria sulle creme. Non sono troppo diverse dalle scarpe: il comfort, il “feel” è immediato. Se di una crema non mi invitano odore, texture e prime sensazioni all’applicazione, dubito che la nostra relazione possa poi migliorare. Su questo sono drastica lo so, per molte mie clienti non funziona così e tollerano sensazioni spiacevoli come fossero “medicine da prendere senza fare troppe storie”.  Io no.

La crema da giorno ha il compito di invogliarmi a riprendere i ritmi di una giornata di lavoro, quella da notte invece deve farmi scordare di tutto e riconciliarmi con me stessa. Il resto del mondo, le preoccupazioni, le ansie devono rimanere ben fuori dalla porta del bagno per far sì che non abbiano accesso alcuno alla camera da letto ed ai miei sogni.

Due push in genere mi bastano, ho il viso piccolo io. Ma la pelle pare assetata di Supremÿa, due extrapush e di nuovo la magia si ripete, questa crema dalla texture favolosa si fonde sulla pelle del viso e del collo. Per l’ultima volta mi immergo nel suo profumo.

Chi dice che per vedere i risultati di una crema si devono attendere secoli? Per me conta…. il giorno dopo! La grana della pelle trasparente, la generale luminosità del viso, l’aspetto riposato, ed ovviamente le linee d’espressioni più sottili, quelle per intenderci che ancora rughe non sono, ben “strecciate”. Insomma il buon giorno si vede dal mattino, se una crema ha il potere di farvi svegliare “belle” dal primo giorno…. beh le aspettative a due/tre mesi possono crescere e restare ragionevolissime.

A meno di un mese dall’utilizzo vi dico che…

Ci si guarda sempre allo specchio, eppure, è una sorta di maledizione, tutto a un tratto, inatteso appare il nemico. Così poco prima di Natale ho notato, con orrore, i tessuti sulla parte bassa delle guance svuotarsi un po’. Non è un rilassamento dei tessuti, è proprio uno svuotarsi dall’interno e la pelle resta lì segnata, vuota, triste testimone di chissà quale caos ormonale o di peso… Vi giuro non c’era nulla il giorno prima!  – Si lo so, non è normale perdere peso durante il periodo di Natale, ma provate a gestire una profumeria e vi giuro che i risultati sono assicurati, funziona meglio di qualsiasi dieta vi possano mai consigliare…

Dopo un mese di trattamento l’effetto riempitivo è evidente, la pelle si è rimpolpata, i tessuti inturgiditi hanno ripreso corpo ed un sano spessore. La grana della pelle invece è rimasta sottile e trasparente ad ulteriore prova della magica consistenza di questo Elisir di Bellezza: nutre la pelle dall’interno senza appesantirla all’esterno. Gioia suprem(ÿ)a.